il sillogismo aristotelico ed i trilli .

Le tecniche di base per suonare uno strumento musicale, suggerimenti e nozioni principali.
Rispondi
Fcoltrane
Member
Member
Messaggi: 875
Iscritto il: 01/11/2020, 17:35
Thanks dati: 43
Thanks ricevuti: 67

il sillogismo aristotelico ed i trilli .

Messaggio da Fcoltrane »

Oggi ho ascoltato questo bel video lezione di Manny Laureano.

l'argomento i trilli .

Con il sax mi e' stato insegnato che e' utile imparare a suonare con una unica emissione un intervallo .
Questa tecnica la ho applicata anche alla tromba.
Il contrario ossia tante emissioni quante sono le note o tanti "aggiustamenti" e' meno "conveniente".

il sillogismo aristoltelico penso lo conoscete tutti.
se a e' eguale a b, e b e' eguale a c, a sara' eguale a c.

andiamo ai trilli: sib do unica emissione costante e si solleva e si abbassa rapidamente il dito indice .
passiamo all'intervallo successivo " do re" il movimento e' lo stesso ....e l'emissione?
ai posteri l'ardua sentenza. : Lol : : Lol :
fatto sta che il primo intervallo lo suono con estrema facilita' e velocita'il secondo un po meno

dimenticavo : l' assurdo si verifica nell'intervallo successivo re mi che e' piu' facile del precedente.
(il movimento e' lo stesso ....i misteri della tromba )


Navarro
Member
Member
Messaggi: 375
Iscritto il: 26/11/2016, 18:48
Thanks dati: 5
Thanks ricevuti: 63

Re: il sillogismo aristotelico ed i trilli .

Messaggio da Navarro »

No, non è assurdo o misterioso, c'è una spiegazione fisica.
Quando suoni sib-do tu rimani nello stesso armonico (do), usando il primo pistone per abbassare di un tono la nota ed ottenere il sib.
Quando suoni do-re tu alterni due armonici, il do ed il mi, quest'ultimo abbassato di un tono con il primo pistone per ottenere il re, e l'aggiustamento necessario per passare dall'una all'altra nota è maggiore.
Di nuovo, quando suoni re-mi tu rimani nello stesso armonico (mi), usando il primo pistone per abbassare di un tono la nota ed ottenere il re.
Spero di essere stato chiaro nella spiegazione.
Bach 37 reverse + Giardinelli 7S
Yamaha YFH 631 + Giardinelli 7FL
Fcoltrane
Member
Member
Messaggi: 875
Iscritto il: 01/11/2020, 17:35
Thanks dati: 43
Thanks ricevuti: 67

Re: il sillogismo aristotelico ed i trilli .

Messaggio da Fcoltrane »

ti sei spiegato benissimo ed effettivamente non ci avevo mai pensato.
Nel mio caso il principio teorico si scontra con la realta'.
con il sax con una unica emissione sono in grado si suonarle due e piu' ottave senza gli "aggiustamenti".
con la tromba ancora non sono in grado di suonare e gestire due ottave con una unica emissione.

quindi il sillogismo con il sax e' rispettato con la tromba no : Andry : : Lol : .
Di una cosa pero' sono certo c'e chi ci riesce.
L'esempio che ho in mente e' il passaggio do basso e do acuto suonato da Porter non solo con una unica emissione ma con leggerezza e con un volume molto ridotto.
Navarro
Member
Member
Messaggi: 375
Iscritto il: 26/11/2016, 18:48
Thanks dati: 5
Thanks ricevuti: 63

Re: il sillogismo aristotelico ed i trilli .

Messaggio da Navarro »

Non conosco il sax ma con la tromba penso che il sillogismo di cui parli non si possa applicare. Tra una nota e l'altra, anche vicina, c'è sempre una seppur piccola differenza nella posizione delle labbra, nell'emissione dell'aria, nella posizione della lingua, ecc.. Il sillogismo diventa dunque: A è quasi uguale a B, B è quasi uguale a C, A è un pò differente da C : Smile : .

Per uniformare i registri ci sono diversi esercizi, il più ovvio è eseguire le scale maggiori su due ottave, a salire e scendere, tutto legato, soft e senza staccare il bocchino. Talvolta si tende ad avere due o anche tre impostazioni diverse a seconda del registro in cui si opera. In quel caso, facendo le scale legate su due ottave, ci saranno uno o più punti in cui si noterà una difficoltà nel mantenere il suono uniforme, come una sorta di gradino. Quella è la zona su cui concentrarsi nello studio. Forse in rete si trova ancora un bell'articolo che lessi diversi anni fa sull'argomento, si parlava di trombone ma il concetto è lo stesso.

Altri esercizi utili sono quelli che gli americani chiamano di "extending range": si esegue un frammento di scala maggiore partendo dal registro centrale (sempre piano, legato ed andata e ritorno) e poi pian piano si estende la scala verso il basso e verso l'alto, avendo cura di utilizzare scale maggiori diverse per suonare tutte le note possibili.
Oppure ancora, si parte dal sol secondo rigo e si sale e scende cromaticamente aumentando di un semitono per volta: sol-sol#; sol-solb; sol-sol#-la; sol-solb-fa; sol-sol#-la-la#; ecc.

Il concetto penso sia chiaro, dobbiamo andare su è giù nell'estensione dello strumento senza resettare l'imboccatura e cercando di legare uniformemente i registri; con questa idea in mente gli esercizi ce li possiamo anche inventare, per combattere la noia.
Bach 37 reverse + Giardinelli 7S
Yamaha YFH 631 + Giardinelli 7FL
Fcoltrane
Member
Member
Messaggi: 875
Iscritto il: 01/11/2020, 17:35
Thanks dati: 43
Thanks ricevuti: 67

Re: il sillogismo aristotelico ed i trilli .

Messaggio da Fcoltrane »

il mio warm up quotidiano e' questo esercizio ed e' un indice sicuro del mio stato di salute.

e provo a farlo anche a basso volume.

si il sillogismo se preso alla lettera non si puo' applicare a nessuno strumento .
anche nel sax "avvengono" alcuni aggiustamenti a livello di lingua laringe ecc.. ma l'idea e' la stessa una unica emissione emissione e poi si impara a velocizzare l'aria.
ed io provo a fare lo stesso una unica emissione per un intervallo vicino .
E' chiaro che sono processi lunghi , alcuni giorni infatti va tutto bene sul registro medio o medio alto ed invece il gradino lo incontro sulle note basse a volte anche sul registro alto.
muggsy
Member
Member
Messaggi: 94
Iscritto il: 06/05/2018, 9:57
Thanks dati: 41
Thanks ricevuti: 17

Re: il sillogismo aristotelico ed i trilli .

Messaggio da muggsy »

ciao Fcoltrane...........l ho provato stameni e devo dire che mi piace...........un capello piu lento di quello del video pero penso che sia proprio il farlo all inizio lento per tener bene la scala nell orecchio e appurare di non scroccare,cosa che invece mi è venuta assai ma come dici tu non è sempre domenica.............
somiglia molto alla BILL ADAM dayli routine dove pero lui scrive solo a salire le due ottave e li finisce.
Ciao e grazie. : Thumbup :
trombe benge anniversay-CONN 36 B-holton 48-Conn 22b Victor 1956
mounthpiece schilke 13b- Frate 3 HS 106 -Frate 4 HS 106- Monette B4LS1-EZ TONE.USA
Fcoltrane
Member
Member
Messaggi: 875
Iscritto il: 01/11/2020, 17:35
Thanks dati: 43
Thanks ricevuti: 67

Re: il sillogismo aristotelico ed i trilli .

Messaggio da Fcoltrane »

per me è un piacere.
Trovo che sia utile anche "l'andamento " dell'esercizio perché costringe il trombettista a controllare un intervallo grande due ottave con una unica emissione . Combatte inoltre una tendenza-errore che hanno molti musicisti che studiano uno strumento a fiato.
L'errore è cambiare approccio a seconda della parte di registro.
Se invece l'approccio è lo stesso a prescindere dalla parte di registro che sia il sol basso o che sia il sol alto si ottengono enormi benefici.
recentemente ho acquistato una lezione di Sean Jones e questo stesso problema è evidenziato anche se gli esercizi per risolvere sono di altro tipo.
(ad esempio legare gli armonici sol basso sol medio sol alto senza interferenza degli armonici che stanno in mezzo ).

Se invece procedi in una sola direzione solo ascendendo o solo discendendo ti può capitare quello che succede a me (quando suoni o provi ad improvvisare non sei in grado con facilità di cambiare direzione nella costruzione della tua frase.

infine dicevi di suonare più lentamente ed è proprio il consiglio che dava Sean Jones in questa lezione.
Per questo esercizio questa modalità ha una ulteriore valenza (perché se lo fai lentamente e sei in grado di arrivare alla fine del percorso hai la certezza di utilizzare l'aria nella maniera appropriata senza inutili dispersioni, io ad esempio se studio lentamente difficilmente arrivo alla fine del percorso e quindi studio in questo senso ed ho un indice certo di questo mio limite.
Rispondi