Leggende metropolitane

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Fcoltrane
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Re: Yamaha 8310z

Messaggio da Fcoltrane »

domiad ha scritto: 19/06/2023, 8:41
Zosimo ha scritto: 19/06/2023, 0:27 È semplicemente marketing.
Le trombe costose hanno materiali più pregiati che durano di più, ma la sostanza è quella. Una 4335 non ha
Nulla da invidiare a una Yamaha da 4000 euro.
Se ti vuoi togliere lo sfizio, provale bendato. Parlo di Yamaha, ma vale per qualsiasi altra marca.
Poi ti diranno la campana fatta a mano, giustamente si paga di più, il canneggio variabile e c'è uno studio dietro e si paga di più, ma il fine è suonare e lo si può fare tranquillamente anche con trombe da studio. Che differiscono da quelle intermedie per cosa? Per marketing. Posto un video sul sax , ma puoi trasportarlo per la.tromba è uguale. Se non sai l'inglese attiva i sottotitoli, si capisce.
Che ci fosse una buona dose di marketing è palese. Quello che mi lascia interdetto è differenze di diverse centinaia di euro a fronte di niente di realmente diverso. Se compro un'auto allora il prezzo base è quello, poi ci metti gli optional che hanno ognuno il suo costo, ma sei tu che decidi e migliori le caratteristiche del mezzo, in piena coscienza. Qui è tutto molto più complicato. Guardi le specifiche tecniche sul sito ufficiale, cerchi di carpirne le differenze, giri per il web, ti guardi video comparativi, ma alla fine dopo tutto questo giro, rimani interdetto. Perchè se un modello costa 500 euro in più dell'altro ci devono essere importanti differenze e caratteristiche che lo differenziano, qui non succede.

Io ho comprato un modello professionale, indubbiamente, ma la mia rispetto a una Xeno 8335 che differenze ha? Questo è il punto. Per me è un mondo nuovo, ma vedo che già a partire dai prodotti, dai costi e tante altre cose, ci sono per me cose che non comprendo. E che non si possono comprendere, nemmeno chiedendo agli esperti, perchè, bontà loro, non sanno cosa rispondere in maniera chiara ed esaustiva, forse perchè non esiste una risposta.

Grazie del tuo feedback ;)

Molto dipende dalla abitudine e da quelle che sono le tue priorità'.
Ormai da tanti anni io ragione in relazione al suono perché' per scelta questa e' la mia priorità'.
Sono prevalentemente un sassofonista e più' competente con questo strumento ma quando si parla di suono si parla sempre dello stesso oggetto.
Ti faccio un esempio concreto in questi giorni sono andato a suonare in varie jam e anche con amici in "cantina " con un sassofono tenore grassi che sul mercato costa circa 1500 euro e non con il mio fido mk6 che sul mercato cosa dieci volte di più'.
Il pianista alla fine delle prove mi dice che avevo fatto dei soli di suo gusto, il contrabassista invece mi dice : " hai cambiato sax"
al primo interessa molto di più' le note il fraseggio e molto meno il suono al secondo molto più il suono del fraseggio o delle note.

con il termine abitudine intendo l'attenzione al suono in relazione al proprio strumento .
per tornare a bomba sull'argomento tromba Yamaha e vari modelli un po di tempo fa ho partecipato ad un seminario organizzato da Yamaha e Pierobon ed ho avuto modo di vedere e provare gli ultimi modelli di questo marchio.
Ogni tromba che provavo era diversa dall'altra e quindi dal mio punto di vista e' giustificata la differenza di prezzo perché' se ci sono caratteristiche differenti tu cercherai quelle che incontrano il tuo gusto.
Un altro aspetto e' che in relazione al suono si cercano spesso soluzioni di compromesso , e quindi facilita' di emissione , facilita' di intonazione , facilita' di controllo dinamico , facilita' nel controllo del timbro ed nel controllo del corpo del suono sono spesso in contrapposizione.
ricordo infine una altro aspetto che mi ha stupito ma conferma questa mia idea .
Il grande Pierobon suonava Yamaha ma non l'ultimo modello in produzione ma quella tromba Yamaha che aveva scelto e che lo ha accompagnato in tanti anni della sua carriera.
A mio modo di vedere si crea una "abitudine" anche in relazione al risultato che vuoi ottenere.
Se uno strumento per un motivo o per un altro ti rende la vita più' facile ha poco senso sostituirlo con un altro.


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Marco Muttinelli
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Re: Yamaha 8310z

Messaggio da Marco Muttinelli »

Ciao Domenico,
il problema del marketing (che è assolutamente trasversale a tutti i settori) è che oramai è completamente avulso dai contenuti di ciò che deve vendere a favore degli “stati d’animo” che un dato bene/oggetto deve suscitare.

Così abbiamo l’acqua aromatizzata per una “esperienza sensoriale” ai confini del misticismo, l’automobile che ti fa pensare di essere “libero e padrone della strada o del fuoristrada”, lo yogurt che ti fa fare l’amore (sesso) con il sapore e così via… In questo scenario anche i nostri amati strumenti sono vittime della forma a discapito dei contenuti (che magari pure ci sarebbero) e così ci si perde dietro ad emozioni fittizie ed artate a discapito dei contenuti tecnici.

Uno dei motivi per cui, da quando ho scoperto il “vintage”, sono scappato a gambe levate dagli strumenti contemporanei è proprio questo aspetto di esagerazione che il marketing contemporaneo ha innestato e la mancanza di documentazione a supporto di quanto sostenuto, avevamo cominciato a discutere tale argomento qui: viewtopic.php?t=3148.

Confrontando gli annunci pubblicitari degli anni ’60 con quelli attuali effettivamente si rimane alquanto basiti, giusto un esempio di come venga pubblicizzato uno strumento dei giorni nostri (le note numeriche le ho aggiunte per poi farne delle considerazioni):

“XXXXX Model trumpets are based on in-depth research into vintage instruments that are considered masterpieces (1), but they are not simply reproductions. All materials and parts have been thoroughly reviewed (2), and construction refined (3) to deliver unprecedented balance and performance. Ongoing collaboration with leading artists (4) around the world continues to elevate XXXXX Model performance to new heights.”

1: quali modelli sono stati studiati ed utilizzati come base di sviluppo del modello XXXXX, perché tali modelli utilizzati sono considerati dei capolavori e, soprattutto, se considerati dei capolavori così come erano che necessità c’è di modificarli (quindi peggiorarli essendo appunto capolavori)?

2: Rivisti e perfezionati rispetto a cosa? Ai capolavori citati (e quindi si torna a modificare ciò che è già eccellente di suo peggiorandolo) oppure alla generazione antecedente dello stesso modello? In quel caso vuol dire che la generazione precedente non era valida? In ogni caso non è altro che la conferma che mettere mano a dei capolavori, essendo essi tali, l’unico risultato è quello di ottenere un prodotto peggiore.

3: Come è stata perfezionata la costruzione e rispetto a cosa, cosa cambia tecnicamente rispetto ai modelli di riferimento? Quali accorgimenti sono stati utilizzati, sulla base di quali parametri si considerano migliori i materiali utilizzati al giorno d’oggi rispetto a quelli utilizzati per costruire tali capolavori?

4: Cosa ne sa un artista (per quanto bravo a suonare) di fisica, di tecnica industriale, di metallurgia, di chimica, di meccanica e come può effettivamente contribuire al miglioramento di uno strumento? E poi dato che si parla di artisti, se tizio dice una cosa e caio dice il contrario in più ci si mette sempronio che dice altro dai due precedenti cosa succede?

Insomma, i buchi di informazione, i cortocircuiti logici e la superficialità dei messaggi e dei contenuti non solo sono evidenti ma addirittura contraddittori.

Sicuramente colpa anche nostra che non ci soffermiamo a valutare attentamente le questioni ed i messaggi pubblicitari che riceviamo.

Personalmente di strumenti ne ho provati molti e di epoche diversissime e la mia esperienza mi porta a considerare che se il marketing avesse ragione, io avrei dovuto suonare immondizia pura o nel caso contrario (ovvero che si trattasse di buoni strumenti) quelli del giorno d’oggi, visti i “progressi” i “miglioramenti” apportati dovrebbero essere come minimo in grado di suonare da soli e di fare di me un Chet, un Miles, un Louis, un Lee, un Minard, un Freddy al solo cambiar di umore e di voglia, già che ci sono dovrebbero farmi il caffè e portarmi al lavoro senza che io debba prendere la macchina e guidare.

È quella che definisco la esagerata spettacolarizzazione tipica della nostra società attuale basata sull’immagine anziché sulla sostanza sottostante a tale immagine. Lo si vede in qualsiasi settore dove assistiamo a sempre più effetti speciali e sempre meno contenuti.
Con ciò non voglio dire che i contemporanei non siano strumenti validi, lo sono eccome molto spesso, la mia critica è rivota esclusivamente a come vengono commercializzati tali strumenti.

Nel 1966 un noto produttore illustrava uno dei suoi prodotti di punta nel seguente modo: “Designed to please the performer who demands an exceptionally lightweight (2 pounds, 6 ounces) free-blowing trumpet with just the right amount of edge to project in any brass section. Response is instantaneous. Aluminum valve stems. Aluminum guide cup. Lightweight braces. Third valve slide throw ring. Brass bell. Length 21½". Bell 4 5/8".”
Credo che il semplice raffronto tra i due annunci sia impietoso, con buona pace di chiunque, produttori compresi che si sperticano a dire il nulla con assai tante parole.
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38A Victor 1937 - 12B Coprion 1940 - 22B New York Symphony 1940


VICTOR...ia’s secret: 82A - 1925; 8A - 1932; 80A - 1940; 6B - 1968

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15B Director 1970; 60B Super Connstellation 1970;

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Re: Leggende metropolitane

Messaggio da domiad »

Grazie ragazzi per i vostri interventi. Anche io la penso come voi. Di mio posso dire che mi ritengo molto soddisfatto della mia tromba, suona bene e con grande agilità, un bel sound insomma, intenso e corposo, precisa come una lama, molto leggera rispetto ad altre che ho provato, non mi ha però dato sensazione di fragilità. Sarà la mia compagna di avventure e divertimento, perché per me è puro divertimento. : Beer :

Di singolare c'è che mi è capitata proprio sottomano questa Custom Z serie 3, che per me che amo il jazz, è proprio un segno del destino. : WohoW :

Cercavo uno strumento che mi evitasse tra qualche anno di guardarmi in giro (a spendere altri soldi), magari insoddisfatto e, leggendo gli interventi su questo forum, credo di averlo trovato. : Love :
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Marco Muttinelli
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Re: Leggende metropolitane

Messaggio da Marco Muttinelli »

Sicuramente hai preso una tromba stupenda : Wink : e che ti potrà accompagnare per molti molti anni...
Quello che è sicure è che è una tromba ed ogni tromba, bene o male, suona sempre da tromba indipendentemente dalla marca e dal modello. Difficile che una tromba suoni come un'ottavino : Lol : ancor più difficile come un contrabbasso o un pianoforte : WohoW :
Certo se ami il jazz beh... un po' vintage dentro lo sei, solo che ancora non sai di esserlo : Lol : : Lol : : Lol :
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Re: Leggende metropolitane

Messaggio da domiad »

Marco Muttinelli ha scritto: 19/06/2023, 16:46 ... un po' vintage dentro lo sei, solo che ancora non sai di esserlo : Lol : : Lol : : Lol :
eccomi!!! Si lo sono, in vari campi, in particolare quello informatico, essendo nato e cresciuto a "pane e floppy disk".

Se questa mia passione per il vintage finisse anche dentro la musica sarei rovinato... : Hurted : : Eeek : : Lol :
Ultima modifica di domiad il 19/06/2023, 18:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: Leggende metropolitane

Messaggio da Zosimo »

Visto che si parla di vintage, nei tempi passati non si aveva tutta questa frenesia
di dividere tra student, intermedie e professionali. Ne ha parlato marco sulle conn director.
Molte altre case ammettevano che le loro student erano identiche alle professional,
solo che queste ultime avevano accessori più passatemi il termine fighetti, ma in sostanza
la cura e la progettazione erano identiche. guardiamo tra le tante alla olds ambassador.
Trombe Bb: Cinesina, Holton Revelation 1923, Carol Brass 5000
Martin Commitee 1948
Cornetta Bb: Conn 77A 1960
Flicorno: Couesnon Monopole Conservatorie 1960 o giù di lì
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Non importa se la storia vintage sugli strumenti sia vera, l'importante che sia una bella storia.
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Re: Leggende metropolitane

Messaggio da Matteo Giannini »

Zosimo ha scritto: 19/06/2023, 17:16 Visto che si parla di vintage, nei tempi passati non si aveva tutta questa frenesia
di dividere tra student, intermedie e professionali. Ne ha parlato marco sulle conn director.
Molte altre case ammettevano che le loro student erano identiche alle professional,
solo che queste ultime avevano accessori più passatemi il termine fighetti, ma in sostanza
la cura e la progettazione erano identiche. guardiamo tra le tante alla olds ambassador.
Mi autocito ma concordo pienamente.

viewtopic.php?t=3096
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BrassOn '18
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Mp:Gewa 3c e Shilke16b4 pranizzati da Stefano
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Re: Leggende metropolitane

Messaggio da kenton »

It is interesting how this discussion has separated the original question into thoughts about the quality of the instrument and the nature of the market. I think it has always been the case that the manufacturers have found ways to allege that their product is better than their competitors. Sometimes their claims were armed with substance, but when there was no science available, they made stuff up.
As consumers, we all may to some degree be susceptible to magical beliefs that some nuance of construction will make a substantive difference in how we play the instrument. And there are some aspects of the instrument’s performance that the player can accurately assess (speed of valves, range, accuracy of attack, etc.) But our ears don’t always provide good information on how we sound, nor what we perceive as differences in sound are discernable to an audience. Nevertheless, we can be easily persuaded that some scientific measuring device can tell us what we should be hearing.
Trumpet players generally have the same ear to bell relationship with whatever trumpet they are playing. Lower brass players however, many variations. Bell up, bell forward, long, or short bell stem, and even in the case of over the shoulder instruments, bell way back. All these bell positions make the instrument sound very different to the player even though many of them aren’t different to the audience. Plastic instruments are another example, they don’t give the same feedback to the player. And although they have their own issues, the sound heard by the player is remarkably different from that which is heard by the audience.
The ideal way to select an instrument may be to 1) find one that plays to your satisfaction, 2) sounds the best to an audience and only then 3) read what the maker says about it.
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Re: Leggende metropolitane

Messaggio da Matteo Giannini »

kenton ha scritto: 20/06/2023, 16:45 The ideal way to select an instrument may be to 1) find one that plays to your satisfaction, 2) sounds the best to an audience and only then 3) read what the maker says about it.
I agree with you.
You can also replace the audience with a good microphone and a good headset to hear what the sound is like from in front and not from behind. You know a blind test of different instrument leads you to interesting discoveries.
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Re: Leggende metropolitane

Messaggio da Marco Muttinelli »

Ad essere sincero non avevo mai considerato la questione della posizione della campana, ma ora che ci penso io preferisco decisamente averla vicina a me. Infatti preferisco di gran lunga il flicorno alla tromba, ed anche la cornetta corta mi piace di più. Non solo per il suono più rotondo ma proprio per ciò che mi giunge alle orecchie. Il flicorno poi con la sua forte predominanza sul lato destro è veramente stupendo per me.

Honestly I never considered the effects given by the position of the bell, but now thinking about it I definitely prefer to have the bell close to me. As a matter of facts I prefer the flugelhorn and the cornet much more than the trumpet. Not only for the much more mellow tone but for what comes to the ears. The flugelhorn in particular with its strong predominance on the right side is truly gorgeous to me.
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Re: Leggende metropolitane

Messaggio da Marco Muttinelli »

kenton ha scritto: 20/06/2023, 16:45 The ideal way to select an instrument may be to 1) find one that plays to your satisfaction, 2) sounds the best to an audience and only then 3) read what the maker says about it.
Tra i parametri metterei assolutamente che: “anche l’occhio vuole la sua parte”. Uno strumento piacevole alla vista sicuramente ci invoglierà molto di più di uno bruttino o, comunque, anonimo.

Sarebbe anche interessante capire come certe incisioni o certi particolari costruttivi particolarmente elaborati possano incidere sullo stato d’animo di chi impugna lo strumento e favorire così determinate espressioni artistiche (un po’ come avviene con il nostro umore che cambia di fronte a diversi colori) ma penso che nessuno voglia condurre uno studio in tale direzione.

Personalmente preferisco di gran lunga strumenti piuttosto anziani rispetto agli algidi e freddi strumenti contemporanei, è come se impugnando i primi la mia mente si rilassasse mentre coi secondi subentra un leggero stato di ansia.

In the pack of ideal way to choose an instrument I'd like to add the appearance (in Italy we use an adage “anche l’occhio vuole la sua parte” that means something like "a function without a nice shape is simply that function, but that function with a nice shape is poetry". Less or more what Vitruvio intends whit his three pillars of Architecture: “Firmitas, Venustas, Utilitas”. A beautiful musical instrument, for sure, will tempt much more us to play than an ugly one or, however, impersonal.

Should be interesting understand how some engraving or elaborated executive details could be influence the mood of the players and facilitate specific artistic expressions (less or more like our mood changes in front of different colors), but unfortunately no one’s made a study (as per my information) in this direction.

Personally, I really prefer ancient musical instruments rather than contemporary’s (to me cold and without soul), when I hold old instruments in my hands my mind relaxes, in the opposite with modern gear a light anxiousness grow up.
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Re: Leggende metropolitane

Messaggio da kenton »

I suppose it should be obvious that I also prefer vintage instruments. Other than my Xeno bass trombone, all the instruments I have that I treasure are at least 30 years old and most are over 100.

I’m a bit conflicted on the idea that the appearance of an instrument adds to the pleasure of playing it. On one hand, it is easier to get a new student to accept a new shiny horn than an old worn one. But it seems to me that appreciation of appearance only applies after the horn is appreciated for its function. In other words, a nice-looking horn is soon despised if it doesn’t play up to expectations. The reverse isn’t true. An unimpressive looking horn that plays well is soon loved.
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Re: Leggende metropolitane

Messaggio da Zosimo »

Non ricordo se c'è un post su questo argomento.
Comunque io come voi,soprattutto chi suona
Da tanto tempo, avrà sentito diverse notizie sulla
Tromba. a volte vere a volte false come una banconota
Da 4 euro. facciamo un elenco, se vi va, delle tradizioni che si tramandano dalle notte dei tempi e non si saprà mai chi le ha messe in giro :)


La tromba va lavata con il latte. Motivo? Per il suono più scuro? Più brillante? Boh

Mai suonare dopo aver mangiato olive perché si restringono le labbra. Avete mai provato? io no, forse è vero.

Se dando una schicchera sulla campana risuona, la tromba è buona se il suono è sordo, la tromba non è buona

Le Bach di prima scelta le tengono in america. La seconda e terza scelta le mandano in europa. Qui non ricordo con chi parlai e mi disse che non era vero, ma era vero per inezie cioè se la tromba usciva dalla fabbrica con un graffio sulla custodia o altri difetti lievissimi non le mandavano nel mercato americano. Sarà vero? Boh

Le Martin sono state fatte con l ottone delle navi da guerra della seconda guerra mondiale. questa leggenda l ho ritrovata anche nei sax selmer, dove si diceva che erano stati fatti con i bossoli delle armi della seconda guerra mondiale. In selmer hanno sempre smentito in Martin sono tutti morti.

Addirittura sulla Martin ho sentito dire di non prendere trombe prodotte dal giovedì fino al week end perché gli operai prima del week end erano soliti bere di più e quindi non proprio precisi . Me lo disse un collezionista, ma non credo al di là dell' infamata nei confronti degli operai, che sia possibile risalire al giorno in cui una tromba sia stata fatta.

A voi la.palla
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Re: Leggende metropolitane

Messaggio da Marco Muttinelli »

Zosimo ha scritto: 20/01/2024, 9:09 Non ricordo se c'è un post su questo argomento.
Unito l'argomento al post già esistente : Chessygrin :

Per altro mooooolto gustose le chicche citate : WohoW :
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Precision/Imp. Precision: 3, 4, 5 e 6 (tp); 3 e 4 (cn)
Connstellation: 5 B-N, 5 B-W, 7 B-N, 7 C-N, 9 B-W (tp)
E-Z Tone: Elkhart (tp&cn); Abilene (tp); UMI (tp&cn)
Denis Wick: 4FL, 4BFL (fl); 4 Classic (cn)


molti altri strumenti vintage disponibili
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Zosimo
Consigliere di prime trombe
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Re: Leggende metropolitane

Messaggio da Zosimo »

Dimenticavo a regina delle leggende:
La tromba sfogata. cioè se la tromba
Prima di noi è stata suonata da uno bravo
È più libera e facile da suonare.
Magari è vero la memoria del suono. Boh.
Trombe Bb: Cinesina, Holton Revelation 1923, Carol Brass 5000
Martin Commitee 1948
Cornetta Bb: Conn 77A 1960
Flicorno: Couesnon Monopole Conservatorie 1960 o giù di lì
Bocchini: Un secchio
Non importa se la storia vintage sugli strumenti sia vera, l'importante che sia una bella storia.
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