Ciao Mauro,
come anche scritto da Michele sicuramente i fattori che riscontri dipendono dal diverso strumento. Ogni tromba ha un certo "feeling", comunica sensazioni diverse allo strumentista e richiedono un certo "acclimatamento" allo strumento, soprattutto per chi si è da poco affacciato allo studio di questo strumento pazzerello.
Ovvio uno che lo fa di professione 8 ore al giorno passare da uno strumento all'altro è come bere un bicchier d'acqua nel senso che trova immediatamente tutti i riferimenti mentali per condurre correttamente lo strumento, ma non tutti si è a quei livelli
Sicuramente la Yama 4335 è uno strumento fantastico, dal rapporto qualità/prezzo veramente notevole ed è una tromba che per molti può divenire la definitiva della vita pur essendo catalogata nelle intermedie. Punti di forza (per come ricordo la mia vecchia prima tromba che era appunto una 4335) sono l'intonazione, la costanza timbrica, una buona proiezione, solidità costruttiva e meccanica fluida e veloce sebbene abbia la corsa un pelo lunga (ma solo in rapporto ai miei gusti personali) ed è veramente uno strumento adatto per imparare bene e correttamente a suonare.
Quindi, come Michele, propenderei anche io per una questione di adattamento.
Detto questo c'è, per lo meno così mi pare di capire, anche un aspetto legato alla "retropressione" cosa di cui si sono spesi fiumi di inchiostro senza mai arrivare a risolvere completamente la questione. In linea di massima, comunque, un po' di retropressione è assai utile, oserei dire auspicabile, nello strumento per favorirne il controllo e la corretta emissione da parte del suonatore. Di solito tale retropressione varia assai da strumento a strumento ma è comunque gestibile da chiunque con un minimo di allenamento. Qui sul forum trovi diversi post che trattano della questione, puoi usare la finestrella di ricerca in alto a destra per trovare tutti i post che facciano al caso tuo.