Pillole basiche. Andare oltre (?)
Inviato: 04/04/2021, 18:03
Prendiamo ad esempio una delle progressioni più usate ed abusate della storia, 2 5 1
Spesso usata come turn around alla fine di una struttura, teoricamente non presenta sorprese ma come ogni progressione, presenta molte soluzioni possibili, stesso dicasi per gli accordi che la formano.
Se ci limitiamo a suonare le toniche dei tre accordi, sentiamo chiaramente che sul 1° grado, la progressione è risolta al suo massimo, atterrando appunto sul primo grado della tonalità.
Nella musica però, anche in quella tonale e pure nel blues, c'è una tendenza alla modalità.
Proviamo ora a fare un ragionamento semplice su questi tre gradi, ipotizzando una 2 5 1 su CMajor.
Quindi:
2 Dm7=DFAC(EGBD)
5 G7=GBDF(ACEG)
1 CMajor7=CEGB(DFAC)
Possiamo facilmente vedere che nelle parti alte (quelle tra parentesi)di ciascuno dei tre accordi di settima, sono contenuti gradi di altri accordi.
In Dm7 vedete che abbiamo sia un accordo di Em7 sia una triade di G e se proseguissimo, avremmo il 7° grado della scala di C =Bm7b5 Ovvero BDFA
In G7 invece, avremo sia un accordo di Am7 sia una triade di C e se proseguissimo, avremmo un accordo di Em7
In CMajor7 invece, avremo sia un accordo di Dm7 sia una triade di F (Che tenderemo a considerare lidio di CMaj cioè con il B naturale e non bemolle) e se proseguissimo, avremmo un accordo di Am7
Potremmo allargare il discorso, tirando in ballo anche le dominanti secondarie (date dagli accordi minori presenti)che vediamo in alcune parti alte dei suddetti accordi ma il discorso si complica ulteriormente e mi sembra che la carne al fuoco sia già abbastanza per potercisi esercitare (in tutte e 12 le tonalità...)
Ovviamente, man mano che nel pensiero improvvisativo, ci spostiamo a considerare e fraseggiare sulle parti alte, la distanza dal "senso" sia esso tonale, sia da quello dell'effetto che la progressione in questione suggerisce, diminuiscono, fino a scomparire se si esagera.
Siamo comunque dentro canoni e regole matematico/armoniche banali, scontate ed è quì che entra in gioco la capacità del musicista di nobilitare queste regolette ad un livello artistico interessante, nonchè innovativo per i più bravi.
Come nel blues, anche quì possiamo muoverci tonalmente, oppure, sfruttando questa possibilità di accordi estesi, muoversi pensando in maniera modale, come è possibile fare appunto sul blues.
Molti credono che il muoversi in maniera modale, dia vita a musica più "moderna" rispetto al tonale ma sdecondo la mia esperienza non è così. E' invece dal mix intelligente, più o meno ardito di queste due leggi teoriche, che possono nascere cose interessanti.
Il resto, riguarda, il timbro, la dinamica, come aprire e chiudere ogni grado, il timing e naturalmente il "genere" nel quale stiamo operando. Riuscire infatti aa allargare le maglie di generi come ad esempio il dixieland, il New Orleans, il Be Bop o altro, richiede molta conoscenza ed una bella dose di genio/audacia.
Non molti ci sono riusciti, Sun Ra, Roland Kirk, Art Ensamble Of Chicago sono stati alcuni che lo hanno fatto, molto bene. Coltrane fu maestro assoluto del suonare le parti alte dell'armonia ed il farlo, sbaraglia tutte le carte, spiazza il "tradizionalista" stravolge un brano o un giro armonico fino a renderlo difficilmente riconoscibile. Offre infine, molte maniere di intendere un giro armonico. Naturalmente, suonare continuamente le parti alte, richiede ulteriori ragionamenti teorici da fare al volo (mentre si sta improvvisando) Esagerare può facilmente portare a perdersi e non sapere più ne dove andare ne come risolvere una progressione che abbiamo testè creato.
Ma come tutte le cose, andrebbe (secondo me) utilizzato con parsimonia, il troppo stroppia, di solito...
Per finire, rivolto ai meno navigati, provate a suonare con la tromba la progressione 2 5 1 basandosi su tonalità di CMaj e cioè suonate semplicemente 3 note: D G e C sentirete una cosa che conclude in maniera tombale, sentirete una cosa che avrete sentito migliaia di volte. Suonate ora una cadenza plagale D G F risolverà si ma molto meno della precedente perchè atterrerà sul 4° grado lidio di CMaj. L'ultima provate a suonarla su una parziale risoluzione D G A atterrerà sulla 6° minore e darà un senso di chiusura ma anche di possibile ripartenza.
Il secondo grado (il D), se volete sperimentare altri "colori" potete ora sostituirlo col 7° e cioè B. E così via...
Ma potreste anche andare un filo più in la e suonare una cosa molto in uso fin dal barocco. Per poterla sentire dovrete però suonare tutti i gradi di ciascun accordo, una serie di arpeggi insomma. Si tratta di partire maggiori, con il solito 2 5 ma finire in minore. Ecco gli accordi Dm7 G7 Cm7 ed ecco gli arpeggi da suonare, vi piacerà di sicuro... D F A C /G B D F / C Eb G Bb
Buon divertimento (sperando di non aver fatto qualche errore di svista perchè parlarne o suonarne è facile, scriverene mi incasino...)
Spesso usata come turn around alla fine di una struttura, teoricamente non presenta sorprese ma come ogni progressione, presenta molte soluzioni possibili, stesso dicasi per gli accordi che la formano.
Se ci limitiamo a suonare le toniche dei tre accordi, sentiamo chiaramente che sul 1° grado, la progressione è risolta al suo massimo, atterrando appunto sul primo grado della tonalità.
Nella musica però, anche in quella tonale e pure nel blues, c'è una tendenza alla modalità.
Proviamo ora a fare un ragionamento semplice su questi tre gradi, ipotizzando una 2 5 1 su CMajor.
Quindi:
2 Dm7=DFAC(EGBD)
5 G7=GBDF(ACEG)
1 CMajor7=CEGB(DFAC)
Possiamo facilmente vedere che nelle parti alte (quelle tra parentesi)di ciascuno dei tre accordi di settima, sono contenuti gradi di altri accordi.
In Dm7 vedete che abbiamo sia un accordo di Em7 sia una triade di G e se proseguissimo, avremmo il 7° grado della scala di C =Bm7b5 Ovvero BDFA
In G7 invece, avremo sia un accordo di Am7 sia una triade di C e se proseguissimo, avremmo un accordo di Em7
In CMajor7 invece, avremo sia un accordo di Dm7 sia una triade di F (Che tenderemo a considerare lidio di CMaj cioè con il B naturale e non bemolle) e se proseguissimo, avremmo un accordo di Am7
Potremmo allargare il discorso, tirando in ballo anche le dominanti secondarie (date dagli accordi minori presenti)che vediamo in alcune parti alte dei suddetti accordi ma il discorso si complica ulteriormente e mi sembra che la carne al fuoco sia già abbastanza per potercisi esercitare (in tutte e 12 le tonalità...)
Ovviamente, man mano che nel pensiero improvvisativo, ci spostiamo a considerare e fraseggiare sulle parti alte, la distanza dal "senso" sia esso tonale, sia da quello dell'effetto che la progressione in questione suggerisce, diminuiscono, fino a scomparire se si esagera.
Siamo comunque dentro canoni e regole matematico/armoniche banali, scontate ed è quì che entra in gioco la capacità del musicista di nobilitare queste regolette ad un livello artistico interessante, nonchè innovativo per i più bravi.
Come nel blues, anche quì possiamo muoverci tonalmente, oppure, sfruttando questa possibilità di accordi estesi, muoversi pensando in maniera modale, come è possibile fare appunto sul blues.
Molti credono che il muoversi in maniera modale, dia vita a musica più "moderna" rispetto al tonale ma sdecondo la mia esperienza non è così. E' invece dal mix intelligente, più o meno ardito di queste due leggi teoriche, che possono nascere cose interessanti.
Il resto, riguarda, il timbro, la dinamica, come aprire e chiudere ogni grado, il timing e naturalmente il "genere" nel quale stiamo operando. Riuscire infatti aa allargare le maglie di generi come ad esempio il dixieland, il New Orleans, il Be Bop o altro, richiede molta conoscenza ed una bella dose di genio/audacia.
Non molti ci sono riusciti, Sun Ra, Roland Kirk, Art Ensamble Of Chicago sono stati alcuni che lo hanno fatto, molto bene. Coltrane fu maestro assoluto del suonare le parti alte dell'armonia ed il farlo, sbaraglia tutte le carte, spiazza il "tradizionalista" stravolge un brano o un giro armonico fino a renderlo difficilmente riconoscibile. Offre infine, molte maniere di intendere un giro armonico. Naturalmente, suonare continuamente le parti alte, richiede ulteriori ragionamenti teorici da fare al volo (mentre si sta improvvisando) Esagerare può facilmente portare a perdersi e non sapere più ne dove andare ne come risolvere una progressione che abbiamo testè creato.
Ma come tutte le cose, andrebbe (secondo me) utilizzato con parsimonia, il troppo stroppia, di solito...
Per finire, rivolto ai meno navigati, provate a suonare con la tromba la progressione 2 5 1 basandosi su tonalità di CMaj e cioè suonate semplicemente 3 note: D G e C sentirete una cosa che conclude in maniera tombale, sentirete una cosa che avrete sentito migliaia di volte. Suonate ora una cadenza plagale D G F risolverà si ma molto meno della precedente perchè atterrerà sul 4° grado lidio di CMaj. L'ultima provate a suonarla su una parziale risoluzione D G A atterrerà sulla 6° minore e darà un senso di chiusura ma anche di possibile ripartenza.
Il secondo grado (il D), se volete sperimentare altri "colori" potete ora sostituirlo col 7° e cioè B. E così via...
Ma potreste anche andare un filo più in la e suonare una cosa molto in uso fin dal barocco. Per poterla sentire dovrete però suonare tutti i gradi di ciascun accordo, una serie di arpeggi insomma. Si tratta di partire maggiori, con il solito 2 5 ma finire in minore. Ecco gli accordi Dm7 G7 Cm7 ed ecco gli arpeggi da suonare, vi piacerà di sicuro... D F A C /G B D F / C Eb G Bb
Buon divertimento (sperando di non aver fatto qualche errore di svista perchè parlarne o suonarne è facile, scriverene mi incasino...)
