La questione "wide wrap" in casa Conn è questione assai più complessa di quanto possa apparire ad una osservazione fugace e merita sicuramente qualche valutazione più attenta, non foss'altro per capire meglio la filosofia di questa azienda.
Sicuramente la 12A recentemente arrivatami è servita per farmi scattare qualche campanellino d'allarme in testa (si veda il post in merito qui: viewtopic.php?t=3612) ed allora cerchiamo di analizzare la questione con maggior riguardo sperando di capirci qualcosa di più e meglio.
Sarebbe interessante capire, inoltre, se qualche altro produttore abbia in qualche modo imitato Conn su questo aspetto o se la storica azienda di Elkhart sia stata l'unica del panorama dei produttori a perseguire questa soluzione.
Sia in caso affermativo (altri hanno adottato questo tipo di sviluppo) sia in caso negativo (Conn fu l'unica ad adottarlo) sarà assai interessante comprenderne i motivi al fine di inquadrare ancor meglio la questione. In questo, soprattutto a chi in propria vita ha avuto modo di maneggiare tanti strumenti di vari marchi, mi è indispensabile l'aiuto di tutti specialmente di chi di Conn non ne ha avute o ne ha avute poche (e possibilmente una WW)...
Intanto cosa è il "Wide Wrap" e quali implicazioni questo particolare sviluppo degli strumenti comporta.
Ridendo e scherzando (ma poi mica tanto) il concetto non è traducibile correttamente senza aggiungere un terzo elemento a cui si riferiscano quelle due parole. Letteralmente sarebbe qualcosa del genere "avvolgere ampio", "avvolgere largo" e si riferisce a come vengono ritorti i tubi del canneggio dello strumento musicale attraverso curve molto più ampie di raggio rispetto agli strumenti normalmente prodotti. In altri termini questi raggi di curvatura maggiori si traducono nel primo e più vistoso effetto, ovvero che i canneggi superiori ed inferiori dello strumento risultano avere una luce più ampia (una maggior distanza, o separazione) degli strumenti tradizionali. Questo che è l'effetto certamente più immediatamente percepibile all'occhio è forse anche il meno importante ai fini del perché Conn scelse questa soluzione.
Ad ogni modo questa maggior separazione tra la parte superiore dei canneggi (campana compresa) e quella inferiore fa si che ci sia più spazio per la mano che impugna lo strumento ed è per questo motivo che ho sempre tradotto il WW come "Impugnatura Ampia" sebbene questa non sia che una conseguenza di quello e non corrisponda allo stesso concetto, ma è l'unica copia di vocaboli che riesce in qualche modo a descrivere correttamente una delle caratteristiche intrinseche di questa soluzione.
"Impugnatura Ampia" che garantisce una notevolmente maggiore comodità per chi tiene in mano lo strumento e consente anche a chi ha mani particolarmente grandi di impugnare lo strumento senza dover posizionare le dita in modo innaturale per riuscire a gestire lo strumento con l'arto di sostegno, cosa per altro davvero utile data la massa piuttosto grande che le Conn hanno rispetto ad altri produttori.
Cambiare i raggi di curvatura non è una operazione così semplice come possa sembrare, lo sanno bene coloro che fabbricano gli strumenti, in quanto gestire correttamente nodi ed antinodi in un tubo rettilineo è sicuramente più facile che non in un tubo curvo e maggiore è la lunghezza della parte curva maggiore è la complessità nella gestione di tali caratteristiche delle onde stazionarie che si formano nello strumento.
Per cercare di chiarire meglio in curve strette e corte dovrò gestire solo pochi casi ad esempio il nodo del VII modo di vibrazione con l'antinodo del V, in curve ampie e lunghe andranno gestite più o meno tutte le casistiche e a complicare ulteriormente la questione bisogna ricordare che la forma del tubo esterno modifica la forma dell'onda che al suo interno vi si sviluppa un po' come l'acqua riempie e prende la forma del recipiente che la contiene.
Oltre alle questione legate alla produzione del suono il WW ha anche degli impatti davvero notevoli lato produzione dello strumento, lato meccanica, lato economico e, financo, lato stivaggio e conservazione di tali strumenti e probabilmente anche lato materiali idonei. Insomma un impatto a 360 gradi sulla vita di una azienda, non solo quindi una questione di "moda" o di tendenza di un determinato momento.