I percorsi sono assai strani a volte
si dice che gli heavy forniscano un maggior corpo ed un volume leggermente maggiore, a discapito di facilità, prontezza e brillantezza dei bocchini normali e richiedano anche un po' più di sforzo fisico e probabilmente è così.
Poi ti svegli un giorno e pensi... ma a me che me frega? Trovo un bocchino che mi va bene e via! Al suono che emetto ci penso io. Lo so i produttori di bocchini mi odieranno profondamente per questo
ma per mia fortuna la cosa non mi tocca dato che non ne produco e posso esprimermi in tutta franchezza.
Per un bel po' ho usato il megatone 2C poi sono passato ai Conn che mi arrivavano con gli strumenti (Precision 4, Improved Precision 4, Connstellation 7 BN e 5 BN) e lì sono rimasto. Mi ci trovo bene come appoggio, mi piacciono come timbro (e anche esteticamente che non guasta), sono equilibrati. Mi manca il megatone? Per certi aspetti si, per altri no. Rimpiango di averlo venduto? No. Tonerei ad acquistare un heavy? Bho, forse.
La cosa comunque bella è che ci siano tanti bocchini al giorno d'oggi per poter scegliere quello più adatto alle proprie esigenze, purché questa eccessiva scelta non divenga alibi del tipo "non suono bene la colpa è del bocchino (o dello strumento)". Il buon Luigi Fortebraccio con un bocchino tendenta al "vasca da bagno" sparava acuti che erano rasoiate pazzesche, al contrario Cat Anderson con il suo "ho la tazzina minuscola praticamente convessa anzichè concava" sfoderava un registro basso di tutto rispetto ed entrambi credo si possa dire che sapessero suonare lo strumento
ma credo si preoccupassero assai poco del peso o dello "shape" del bocchino. Probabilmente al giorno d'oggi userebbero un heavy il buon Luigino ed un bocchino ridotto all'osso il buon Taglio ma suonerebbero sempre come loro suonavano