Nel settore specifico delle trombe ed affini direi che le valutazioni da farsi cambiano di parecchio rispetto ad altre categorie di strumenti per lo meno qui da noi, perché all'estero soprattutto negli states la cosa è ben diversa.
Qui, come veramente richieste e ricercate, abbiamo le Martin Committee da te citate degli anni '50 e le 38B Connstellation degli anni '60, gli unici due strumenti in grado di colpire l'immaginario collettivo e di far presa su un'ampia gamma di strumentisti del tutto eterogenei, in più aggiungerei le Bach 37 dei primi '70 ma sicuramente modello ben più ditaccato rispetto alle altre due.
Nelle cornette abbiamo la Connstellation 28A e, probabilmente, la King Silversonic, per flicorni Couesnon e via andare.
In questo, probabilmente, denunciamo una sorta di "provincialismo" e riteniamo validi gli strumenti solo se sono stati usati da Chet o da Miles, dimenticando completamente che la musica è fatta da miriade di persone, i cui nomi spesso magari sono anche sconosciuti, ma che con la loro opera hanno reso possibile, nel corso degli anni, che anche figure del calibro dei due citati potessero emergere ed esprimee ciò che di meraviglioso ci hanno lasciato.
Si pensi, ad esempio, agli incredibili orchestrali di un Basie o di un Ellinghton, per non parlare di quelli di un Lunceford, di cui spesso non conosciamo nemmeno i nomi (per pigrizia per lo più, perché in realtà si sanno perfettamente) che potrebbero benissimo essere solisti in una qualunque formazione piccolina di 4,5 o 6 elementi. Tutta gente che con lo strumento in mano faceva letteralmente le buche per terra e non suonavano la Committee o la Connstellation.
Però al primo trombettista che passa per strada gli chiedi quali trombe "vintage" conosce e non c'è verso sono sempre loro due.
Personalmente è da quando ho cominciato ad affrontare il mondo Conn ho cercato, nel mio piccolo, di trasemttere una visione diversa di questo marchio, secondo me del tutto ingiustamente (qui in italia) legata esclusivamente alla 38B/28A. Per quanto possano (e lo sono) strumenti meravigliosi, ridurre a soli questi due modelli questo gigante sarebbe un po' come affermare (mutatis mutandis) che la ferrari sia solo la BB512 dimenticandosi completamente di tutti gli altri meravigliosi modelli prodotti. Anzi sono andato anche oltre esponendo il concetto che la Connstellation (ribadisco per quanto meravigliosa) non sia minimamente da considerare come il modello più rappresentativo ed importante di questo marchio, ruolo che spetta invece indiscutibilmente alla "venerabile" 22B nelle sue varie versioni eppure o Constellation o Committee o non valgono un tubo.
Ci dimentichiamo completamente di marchi eccellenti, Holton, King, Buescher, Selmer, Olds, Getzen, Reynolds, Calicchio i primi che mi vengono in mente, tutte aziende che hanno avuto cose importanti da dire su questa triade di strumenti.
Per contro abbiamo che nelle trombe, cornette e flicorni, l'enorme quantità di strumenti ancora in circolazione ed una richiesta relativamente bassa per il "vintage" fa si che ancora si possa affrontare questo mercato a prezzi ragionevoli. In rapporto ai sax siamo nell'ordine di 1/10 sui modelli meno costosi 1/20 su quelli più costosi. Non è facilissimo ma strumenti in condizioni eccellenti si riescono a portare via dagli States con cifre tra i 750 ed i 1.500 dollari, certo poi bisogna metterci trasporto, tasse e compagnia bella ed il prezzo finale diventa ben più alto, ma quello vale anche per i sax acquistati a più di 10.000 dollari
Sicuramente condivido che non tutto il vintage sia così interessante e che vada affrontato con un minimo di consapevolezza e giudizio, ad esempio, tra una 38B del periodo Abilene o East Lake ed una 6B Elkhart, personalmente sceglierei tutta la vita quella prodotta ad Elkhart, tra uno strumento con pezzi non originali ed uno totalmente originale opterei sempre per quello originale, insomma proprio nel vintage un minimo di attenzione ci va messa (ed è anche il suo bello questo ehehehe).
Questione sonica, certamente ogni tromba/cornetta/flicorno ci trasmettono determinate sensazioni, possiamo trovare più o meno retropressione, posizione degli armonici diverse, timbro leggermente più brillante o più scuro ma comunque una tromba suonerà da tromba, una cornatta da cornetta ed un flicorno da flicorno. Concettualmente è uno strumento talmente "semplice" tot metri di canneggio, tot decimetri di pompe, che le differenze sono verente minime, materiali usati, peso, collo della campana, dimensione campana che difficilmente chi ci ascolta riconosce se quella che abbiamo in mano sia uno strumento vintage, contemporaneo o se sia una Yama piuttosto che una Bach se non guardando attentamente lo strumento.
Quindi sicuramente rispetto ad altri strumenti risente magari meno delle variazioni che invece possono essere presenti su altri strumenti come il sax dove, per esempio la posizione e la dimensione dei fori può influire decisamente in modo maggiore sul risultato sonico dello strumento.
Per cui la scelta di rivolgersi al vintage, oltre a questioni di amore per un certo "stile" che gli strumenti contemporanei non hanno, ha senso anche e soprattutto in ottica di poter accedere a strumenti professionali che nuovi costerebbero nell'ordine di 2-3-4 o anche più volte del pari fascia vintage.
Io spero, sinceramente, che si sorpassi le categorie mentali del "vintage" da una parte e "contemporaneo" dall'altra a favore di strumenti ben costruiti e ben suonanti indipendentemente dalle epoche in cui siano stati realizzati. Questo sicuramente avrebbe un senso più appropriato, ecco che allora il Mark VI torverebbe anche la sua piena e giusta collocazione di prezzo per ciò che è in grado di offrire come strumento e non perché suonato da Ornette Coleman, così come la Committee non perché era la tromba usata da Miles. Anche perché, come ho scritto altrove qui sul forum, negli anni '60 la Connstellation era uno strumento "contemporaneo" per quell'epoca ed al giorno d'oggi lo chiamiamo vintage, così come la Xeno prodotta ieri tra una ventina d'anni sarà vintage a sua volta e così via...