C.G. Conn Harry Glantz e Simone Mantia signature mouthpieces

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Marco Muttinelli
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C.G. Conn Harry Glantz e Simone Mantia signature mouthpieces

Messaggio da Marco Muttinelli »

Abbiamo parlato a lungo della serie di imboccature Precision di C.G. Conn che, di fatto, sono stati i più longevi nella storia del marchio prima attraverso la serie originale (la Precision appunto) e poi con la diretta evoluzione "Improved Precision" introdotta nel 1958.
La serie più vecchia vide alcune versioni "speciali" o, se preferite, "firmate" da Harry Glantz e Simone Mantia rispettivamente per tromba e cornetta il primo e per trombone baritono ed eufonio (ma forse anche altri ottoni bassi) il secondo.
Non si trattava di una mera attività pubblicitaria, al contrario (per quel poco che sono riuscito a trovare) siamo di fronte ad imboccature che pur mantenendo la forma esterna assai simile alla famiglia originale ne differiscono completamente su tutti i paramteri fondamentali dell'imboccatura: peso, forma della tazza, del bordo, gola e penna.
In altri termini sono (dovrebbero essere...) imboccature del tutto a sé stanti che condividono solo l'aspetto estetico con la serie Precision.

Prima di addentrarci nelle imboccature vere e proprie vediamo chie erano questi due artisti con i quali Conn aveva sviluppato tali imboccature:

- Harry "Hersch" Glantz fu tra le altre prima tromba della New York Philharmonic, della NBC Symphony Orchestra sotto Arturo Toscanini, della Philadelphia Orchestra e della San Francisco Symphony nonché docente alla Università di Miami. Nacque il 1 gennaio 1896 a Proskurov (dal 1954 Khmelnytskyi) nell'allora Impero russo e la sua famiglia (tutti musicisti) si trasferì negli Stati Uniti nel 1901 quando Harry aveva solo 5 anni. Studiò tra gli altri con Jack Borodkin, Max Schlossberg, Max Bleyer, Christian Rodenkirchen e Gustav Heim. Insomma era il classico tipo comune che ti passa accanto per strada ogni isatnte che vivi : Lol :

- Simone Mantia italianissimo come si può intuire facilmente al nome era nato a Sciacca il 6 Febbraio del 1873 ed emigrò negli Stati Uniti al seguito della sua famiglia di origine nel 1890. Impossibile cercare di riassumere in poche parole la sua figura pertanto rimando a wikipedia https://en.wikipedia.org/wiki/Simone_Mantia#

Né l'uno né l'altro erano certamente gli ultimi arrivati, al contrario erano forse i migliori in assoluto o, comunque, vantavano una reputazione granitica di essere tra i migliori di sempre.


iCONNoclasta

ABORRITE
CN: 38A Victor Special 1937; 12A Coprion 1947
TP: 22B New York Symphony 1940; 8B Artist 1965; 60B SuperConnstellation 1969

DETESTATE
CN: 82A Victor 1925; 37A Connstellation 1961; 5A Victor 1965
TP: 22B New York Symphony Special 1940; 12B Coprion Special 1940; 15B Director 1970
FL: Couesnon Monopole Fl. ?

ODIATE
Perfected Connqueror 1906; 81A Victor 1925; 22B New York Symphony 1937; 12B Coprion 1947; 60B SuperConnstellation 1968; 77B Connquest 1968

INSOPPORTABILI
Buescher The 400 T225 1937 e Super 400 C260 1957; F.E. Olds Ambassador 1950 e Super 1951; King Cleveland Superior 1964


Imboccature: Conn, Denis Wick e Frate
strumenti e bocchini vintage disponibili per informazioni scrivere a: c.g.conn.expert@gmail.com
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Marco Muttinelli
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Re: C.G. Conn Harry Glantz e Simone Mantia signature mouthpieces

Messaggio da Marco Muttinelli »

Venendo a ciò che più specificatamente interessa il sottoscritto ovvero i bocchini per cornetta e tromba purtroppo sui Glantz non ci sono informazioni certe e quel poco che sono riuscito a ricostruire dipende da ciò che ha scritto in merito Christine Derksen sul suo meraviglioso "The Conn Loyalist" qui: https://cderksen.home.xs4all.nl/ConnMpcPrecision.html, su quanto reperito sul catalogo accessori Conn del 1936 e sull'esperienza diretta sulla serie Precision e su alcune evidenze di cui ne ho una in mano.
Pertanto, ciò che scriverò rientra nell'ambito delle ipotesi e, con tempo e fortuna, magari un domani potrà subire variazioni consistenti.

E' importante capire un aspetto della serie Precision prima di parlare dei Glantz e quindi delle relative ipotesi che avvanzerò per la serie signature.

Inizialmente i Precision erano 5 e solo in seguito si è aggiunto il Conn 6 che, però, è completamente diverso sotto molti aspetti agli altri.
Conn 1 e 2 sono lo stesso modello cambia solo la larghezza del bordo, 3 e 4 idem il 5 era bocchino lead (a bordo stretto) il 6 come detto non è il 5 a bordo largo ma è completamente diverso (tazza larga e molto alta). Suppongo che il 6 possa essere stato introdotto proprio partendo dall'esperienza fatta con i Glantz per colmare una sorta di lacuna presente nel catalogo di queste imboccature.
Quindi tra numero dispari e numero pari successivo cambierebbe solo la larghezza del bordo, un po' ciò che accadrà più tardi nella serie Connstellation con le lettere N e W a parità di numero modello (7BN, 7BW, 5CN, 5CW etc..).

Christine scrive di essersi imbattuta nelle sue ricerche nelle misure 5M, 6M, 8M, 9M e un non numerato ipotizzando l'esistenza del 7M cosa che mi vede perfettamente d'accordo alla luce di quanto scritto prima. Anzi estendo il campo dicendo che i Glantz dovrebbero partire dal 4 se non addirittura dal 3 a salire e andare sicuramente oltre al 9.

Quella M mi aveva sempre lasciato perplesso perché nel catalogo del 1936 si parla semplicemente di questi bocchini sviluppati con Harry ma non si riportano misure o quant'altro. Di recentissimo mi sono imbattuto pure io in un Glantz e quella lettera ha, di colpo, acquisito un significato ben preciso ovvero la profondità della tazza: M = Medium.
Infatti ho preso un Glantz 10S che ha una tazza davvero altissima S = Shallow il che mi porterebbe a supporre l'esistenza anche di un D = Deep.

Ipotizzando un possibile schema, coerente con le pratiche Conn dell'epoca, avremmo le seguenti possibili combinazioni

- profondità di tazza: D - M - S
- diametro imboccatura (discendente, a numero più alto corrisponde diametro minore) 5 - 7 - 9 (forse 11 ed oltre a salire, 3 ed 1 a scendere)
- larghezza bordo maggiorata (mantenendo pari diametro al dispari che lo precede) 6 - 8 - 10 (forse 12 ed oltre a salire, 4 e 2 a scendere)

Sia quel che sia il 10S è davvero un bocchino interessante, non esattamente una imboccatura per neofiti (anzi) però risulta estremamente piacevole, facile da intonare e dotata di un suono sorprendentemente largo, profondo e potente pur con una tazza davvero microscopica.
Quanlche foto di confronto con il Conn 4 che rende piuttosto evidente le caratteristiche morfologiche del HG 10S
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