Capo_oro ha scritto:Possiedo una Conn 22b del 1957. Sono un trombettista scarso e aggiungo qualche considerazione, seppur dal basso della mia inesperienza.
Ho anche una 18b del 1955 comprata da Patrizio.
Comunque ho capito la differenza tra una student la mia 18b e una pro la 22b. La student ancorché ottima come la 18a é più difficile., paradossalmente più interessante da usare se suoni bene, se il controllo di aria, imboccatura e strumento è più consapevole .La 22 risulta più intonata e più facile, risulta meno burbera
Una tromba centrata. E' sensibile al cambio di bocchino. Con il Conn 4 si avvicina molto al tono della 18b Coprion, con bocchini meno profondi tende al chiaro, si avvicina alla bach 37.
Se dovessi pensar a un contest di trombettisti a parità di condizioni, una delle candidate, come strumento, sarebbe sicuramente lei. Forse insieme alla Bach 37.
Con Miguel, il mio maestro, le abbiamo suonate ed ascoltate entrambe, lui ha una Bach 37 con cannello maggiorato. Più compatta la 22 e più squillante la Bach 37.
La meccanica della 22b dopo più di sessant'anni fa impressione per fluidità, ma tanto io vado lento!
Queste sono le mie sensazioni.
Aggiungo qualche foto
Caro Matteo,
partiamo dal fondo e risaliamo a ritroso perché tocchi molti punti interessanti.
Innanzitutto complimenti per questa Victor che è davvero in condizioni strepitose ed è di una bellezza che te la invidio
Per quanto riguarda le macchine, le Conn (soprattutto le pro) raramente hanno problemi merito principalmente dei pistoni crysteel che sono quasi eterni ed indistruttibili. Magari altre trombe hanno meccaniche anche migliori, si ma per quanti anni?
Il fatto che la 37 risulti più brillante dietro alla campana può dipendere dal fatto che le Conn hanno una proiezione molto forte per cui la quantità di energia ritornata verso lo strumentista è minore, mi piacerebbe sentire davanti alla campana il raffronto. Inoltre se la 37 è argentata anche questo rispetto alla laccatura la fa suonare in modo diverso. Tempo fa provai una 37 anche se solo per poco, che però non aveva il leadpipe modificato, e sinceramente preferii di gran lunga la 8B che avevo allora, pur trovando anche la Bach uno strumento stupendo.
C'è poi la questione dei bocchini, è vero le Conn sono estremamente sensibili all'imboccatura. Non so se dipenda dal canneggio piccolo questo comportamento che, però era sicuramente voluto e ricercato in Conn in quanto sottolineato in molteplici occasioni come qualità dello strumento nei vari materiali informativi di questa casa. Su tutti l'esempio eclatante della 28A, forse la più sensibile di tutte all'imboccatura. All'inizio con la mia 22BNYSS ho fatto una fatica assurda a trovare la giusta combinazione, ma una volta trovata la quadra apriti cielo.
C'è poi la questione della maggior facilità e migliore intonazione di questa pro piuttosto che la 18B ed è la pura verità. Sono tutte qualità che semplificano al neofita ma ancor di più ad uno veramente bravo che può così ottenere il massimo dallo strumento con il minimo sforzo, aiutandolo così a cercare di innalzare i propri limiti, piuttosto che concentrarsi sul compensare per tenere lo strumento nei binari. La 18B, rimane comunque un'ottimo strumento paragonabile a molte intermedie dei giorni nostri, ma con quel fascino che (secondo me) il vintage ha e che manca alle contemporanee.
Complimenti ancora per gli strumenti bellissimi ehehehe... Sono curioso di poter confronatre prima o poi la Victor con la NYSS.