Cosa ne pensate?

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stefano bartoli
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Cosa ne pensate?

Messaggio da stefano bartoli »

Come alcuni di voi (immagino) ho studiato diverse settimane con Fresu (Seminari jazz Siena anni 80) poi mio suocero fa Salis di cognome e mia suocera, Fresu, per finire un cugino di mia moglie è Piero Marras, noto cantautore compositore sardo. Il contrabbassista del mio quintetto Masnada ha la moglie sarda ed ho anche il progetto Corde Maris con Mariagrazia Campus, cagliaritana... Ho anche altre parentele trascorse con la Sardegna, insomma, il legame è piuttosto solido. Alla fine, metà del cuore è in Sardegna.

Mischiando, anche inconsciamente tutte queste cose col mio essere musicista e trombettista, ho varie opinioni/sensazioni riguardo questo video ed al "fenomeno Fresu" che non è l'unico in Italia.
Esprimetevi, se mai, risponderò poi per parte mia.



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Matteo Giannini
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Re: Cosa ne pensate?

Messaggio da Matteo Giannini »

Purtroppo come detto altrove, abbiamo bisogno di idoli. Dal punto di vista musicale, pur considerando Fresu un grandissimo professionista, rischia di fare la fine di Cannavacciuolo o Borghese. L'ultimo album triplo, lo ascoltavo ieri, é un grande esercizio di stile ma non c'è più l'anima, almeno io non la trovo.
(Capo Oro) vecchio suonatore in erba.
Strumenti:
BrassOn '18
Conn: 12B Coprion '53;12A Coprion '53; 22B Victor '57; 6b late '65
Eastar etr330 Pocket
Mp:Gewa 3c e Shilke16b4 pranizzati da Stefano
Conn 7B-N; Conn4 imp.precision; Shires 1.5c
Posseduti: ytr1320s; ytr4335g; YTR 634 '75; 18B Coprion '55; 18A Coprion '56; Mahllion Bruxelles 671 '45
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Marco Muttinelli
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Re: Cosa ne pensate?

Messaggio da Marco Muttinelli »

Indubbiamente Fresu ha contribuito molto alla divulgazione del jazz e ricevuti molti riconoscimenti nella sua lunga carriera.
E' comunque un ottimo musicista, oserei dire "indiscutibile" che ha fatto progetti molto interessanti, in particolare quelli più vecchi secondo me.
Ad ogni modo è un musicista che non seguo perché, per quanto bravo sia, non riesce a toccare le mie corde più profonde. Come se non riuscissi proprio ad entrare in vibrazione con il suo modo di suonare, ma qui siamo nell'annosa questione dei gusti personali e probabilmente a tanti altri riuscirà invece ad emozionare. Non è certo l'unico che non mi fa "effetto", penso a mostri sacri tipo Marsalis o Sandoval giusto per citarne alcuni, e non sarà certo l'ultimo.
La cosa che, maggiormente, non riesco a capire è la questione se figure del genere siano utili e positive al movimento musicale italiano o se rischino, invece, di risultare in qualche modo negative. Ovviamente si tratta di considerazioni di ordine del tutto personale che nulla hanno a vedere con la stima e l'ammirazione per chi ha fatto così tanto.
the SPECIAL ist
mail: c.g.conn.expert@gmail.com

Trumpet
22B New York Symphony 1940; 12B Coprion Special 1940; 8B Artist 1965; 6B Victor 1968
Buescher The 400 T225 1937

Cornet
Perfected Wonder e Perfected ConnQueror 1907; 82A Victor 1925; 38A Victor Special 1937; 38A Connstellation 1968


Fluegelhorn
Couesnon Monopole ?


Mouthpiece
serie Famous Artist: BI-220, BI-225 e BI-420 (tp)
serie Precision: 4 (tp)
serie Improved Precision: 4 e 5 (tp); 3 e 4 (cn)
serie Connstellation: 5 B-N, 5 B-W, 7 B-N, 9 B-W (tp)
serie E-Z Tone: Elkhart, Abilene, Eastlake (tp); Elk. e Abi. (cn)
Denis Wick: 4FL, 4BFL, 5EFL (fl); 4 Classic (cn)
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Michele Lupi
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Re: Cosa ne pensate?

Messaggio da Michele Lupi »

Sicuramente la mia cultura musicale è scarsa e non riesce
a cogliere tutte le sfumature che molti grandi trombettisti riescono
a mettere nelle loro composizioni.
Ho ascoltato Fresu in molte occasioni ( sia con Gallianò che con il suo
storico quintetto ). Molte cose mi sono piaciute e molte no.
Non riesco, sicuramente per mio demerito ad ascoltare la musica
in settime e diminuite, non cogliendo sicuramente il valore tecnico ed
innovativo di un artista. Nella mia semplicità amo ascoltare cose piacevoli
al mio orecchio. Sicuramente è per questo che, pur apprezzando la ricerca
e l'innovazione i periodi che non riesco proprio ad ascoltare sono quelli elettronici
( Fresu come Miles ) oppure la ricerca di sonorità ( come l'acqua per Fresu ) che al
mio orecchio si riducono al solo rumore della nota ( e spesso nemmeno proprio precisa
ed intonata :) :). Ma questo è solo il mio orecchio poco educato probabilmente.
p.s. La prima volta che ho ascoltato Mare Nostrum a Scandicci in teatro sono rimasto
però estasiato per 2 ore....
Trumpet - Brasson
Mouthpiece -Bach 3CW
stefano bartoli
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Re: Cosa ne pensate?

Messaggio da stefano bartoli »

Le mie impressioni sono inevitabilmente anche influenzate dalle "parentele" di cui sopra, dal mio amore particolare per quasi tutto sia relativo alla Sardegna ma anche da ascoltatore e musicista che deve anche portare il pane a casa, per cui, non sarò feroce come spesso sono.
Alcune considerazioni direi che sono la fotocopia delle vostre ma rimangono comunque, come detto da voi, giudizi esclusivamente personali, con qualche punta di oggettività.
Veniamo alla questione:
Tecnicamente l'ho sempre trovato un trombettista appena sufficiente.
Musicalmente amo esclusivamente i suoi primi tre o quattro dischi per la Splach dove c'era molta ingenuità ma anche molta genuinità e molta Sardegna e direi delle idee sul fraseggio, che furono un fulmine a ciel sereno per chi come me ci fece i seminari a Siena. Insomma, era una rivelazione ascoltare come si potesse far jazz fuori da certi schemi di oltre Oceano.
L'uso spesso esasperato e a tratti pacchiano dell'elettronica, da anni, me lo rende decisamente meno gradevole e interessante di quel che potrebbe essere.
Melodicamente è oramai un disco rotto, zero interessante e buono per il tipo di pubblico che va ai concerti per vedere quelli "che sono in televisione" o coloro che trovano storta una quinta diminuita.
Ci sono a tutt'oggi diversi trombettisti italiani che creativamente sono molto molto oltre ma non hanno la sua visibilità.Ricordo così per giustizia anche il defunto Aldo Bassi, musicista per me, molto molto sottovalutato.
"La tradizione del jazz è l'innovazione" disse Lester Bowie ad un giovane Wynton ed io la vedo esattamente come Lester. Mi direte, ma chi è oggi che innova? Di sicuro pochissimi ma non innovare, per me, non significa riproporre per decenni la solita minestra con intervalli e melodie che vanno sempre a cascare proprio la dove il musicista più scafato si aspetta. Di melodie e atmosfere "accomodanti" per il pubblico della casalinga che scopre quindi che ama il jazz ed era Monk che metteva note sbagliate.
L'accoppiata Fresu/Di Bonaventura, un pianista che amo molto ed un discreto bandoneonista. Quando suona con Fresu fa la sua stessa fine e viene "costretto" in quello di cui sopra. Ascoltate a tal proposito il Rava di The pilgrim and the stars, oppure Volver con Dino Saluzzi per la ECM...La di bellezza ce n'è a vagoni ma non è mai sempliciotta.
La cosa che invece tocca veramente da vicino me e moltissimi miei colleghi è il fatto che in questo Paese si concedano spazi e visibilità a qualcuno e zero agli altri, pur talentuosi e quì siamo nella parte "oggettiva" . Se parliamo del club privato, va bene, ognuno investe come crede ma se parliamo di servizio pubblico, di amministrazioni pubbliche, questo lo trovo ingiusto e sbagliato e per gli altri musicisti e per l'arte in senso largo.
Come dice un vecchio adagio, il troppo stroppia.

Non approfondisco l'argomento "astuzia/abilità" commerciale del nostro, che scherzosamente vi dico, ha a che fare anche con la gambina alzata, l'aspetto sempre concentrato e emotivamente coinvolto facesse anche un rutto, i piedi nudi in molti live, argomento che conosco bene avendolo scavato con conoscenti comuni a me ed a lui, perchè sfoceremmo in discorsi non belli e ingiusti mancando una sua sacrosanta replica.Ma diciamo che si è lavorato molto sul "personaggio" Non è un crimine ma rimane cmq un fatto ed ognuno potrà, se vorrà, trarre le sue conclusioni.

Detto questo, lui e Rava (Un altro dappertutto come i lampioni della luce..), hanno contribuito molto e alla musica in Italia ed anche alla mia crescita personale (artisticamente parlando) per cui mantengo una mia base di riconoscenza per entrambi ma il nostro Paese ha disperato bisogno anche di altro nella cultura e soprattutto ne ha bisogno un pubblico scivolato a livelli di competenza/conoscenza imbarazzanti. Un pubblico che fa l'urletto sul numero da circo e si annoia sulle cose belle ma più complesse. Un pubblico che purtroppo rispecchia lo stato in cui versiamo. Non è un caso che Sanremo sia considerato ancora oggi il tempio della musica italiana, c'è da vergognarsi.


E comunque, a casa mia, il troppo stroppia.

Questo è il mio personale punto di vista.
Alak
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Re: Cosa ne pensate?

Messaggio da Alak »

Io penso che se ne parli troppo ;)
Faccio una piccola lista di grandi musicisti, sardi, visto che si parla di questo (nel jazz) che meritano, alcuni che per questioni non musicali magari hanno meno visibilità; alcuni sono conosciuti solo nel settore; alcuni ce l'hanno, alcuni forse non sono interessati ad averla.. ma sono anche tempi diversi dagli anni di P. F.

1.Luca Mannutza: ha suonato con tutti, Roberto Gatto, High Five, Mario Biondi, Max Ionata, Jeremy Pelt tra gli altri; penso che sia tra i pianisti migliori in Italia e in Europa. Non esagero.

2.Francesco Lento è un trombettista giovane, veramente notevole, personalissimo..

3.Augusto Pirodda, un grande, grande pianista, ha anche inciso un album con Paul Motian e Gary Peacock.

4.Alessandro Di Liberto, altro pianista di livello, che mette la musica prima del look; tra gli altri ha suonato, o forse ha un quartetto, non ricordo bene, con Joe Locke.

5.Nicola Muresu, a fine concerto Benny Golson (se non confondo), dopo aver detto i nomi dei componenti dice: "e al basso: il grandissimo Nicola Muresu".


ce ne sono altri..

stesso discorso si potrebbe fare per tutta la penisola probabilmente.
horn:
Adams A4 0.45
Stomvi Elite 250 ML
mouthpiece:
3c
5c megatone
stefano bartoli
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Re: Cosa ne pensate?

Messaggio da stefano bartoli »

Si, la lista dei sardi e' molto piu' lunga, appunto...
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