La vela è sempre stata la mia grande passione, sin da quando a sei anni feci il mio primo corso con gli Optmist. Ho avuto la fortuna di avere una casa a Malcesine dove il bacino del Garda presenta le più disparate condizioni di vento, onda e corrente che ha formato dei velisti eccezionali tra i quali non posso non citare Flavio Scala e Albino Fravezzi presenti rispettivamente su Azzura (1983) e Italia (1987) il primo e selezionatore tecnico di Italia (1987) il secondo. Di casa al nostro circolo era un giovanissimo Francesco De Angelis con il suo J/24 che faceva incetta di titoli nella categoria e che era sempre disponibile con noi ragazzini per fornire consigli, suggerimenti e trucchi. E poi, le passeggiate uscendo dall'università per andare a vedere ogni giorno il Moro di Venezia nella sua base sul canale della Giudecca. Per non parlare della presenza di tutti i big dell'epoca alla Fraglia Vela Malcesine per la "Malcesine Cup RC 44" dove era normale chiacchierare con Russell Coutts o Larry Ellison in persona. Tutto ciò mi ha portato a non perdermi mai una AC, levatacce notturne o notti insonni per seguire le regate nei nostri ragazzi. Le gioie per le vittorie e le frustrazioni per le sconfitte. Poi il patatrack, arrivano i Cat... disgustato non seguo più la AC mi viene da piangere... Ma ecco si ritorna ad una forma, per quanto estrema, di barche tradizionali e BUM! La passione torna ad esplodere prepotente come non mai.
Ma come sono e come funzionano realmente queste formula 1 dell'acqua?
Seminario di fluidodinamica dei classe Coppa America AC75, prof. ing Giovanni Lombardi, Universitá di Pisa 4/3/2021.
E dopo la felicità di regata 2 di Luna Rossa questa notte un'analisi interessantissima di come funzionano queste barche volanti.
Simpatiche e da far riflettere alcune delle risposte r considerazioni fate dal ing. Lombardi nella serie delle domande finali.
Le seguo anche io da anni e pur riconoscendo la validità
del progresso tecnologico, guardo le regate odierne al pari delle gare di
dragster. Il più veloce vince.
Trovo le competizioni con i monoscafi, si, tecnicamente meno interessanti
ma molto più belle e interessanti...sarò un nostalgico.
Io non ho molta esperienza se non un corso estivo sui 420....all'età di 40 anni
mi divertivo con i ragazzini di 17 a far competizione
Personalmente anche io preferisco le gare tra dislocanti e possibilmente in regate di flotta come la 100 Miglia o il Gorla da noi o la mitica Barcolana a Trieste. Il match race non mi è mai piaciuto. Tutt'ora la barca per me più bella è la Star, barca estremamente tecnica e difficile ma che continua a sfornare tra i migiori velisti del mondo. Ha una eleganza ed una classe in navigazione che si mangia ogni altra barca, tra l'altro è una delle barche più divertenti in assoluto che mi sia capitato di portare. Un tempo a Malcesine si svolgeva una regata stupenda, la Vela d'Argento riservata alle allora classi olimpiche era uno spettacolo vedere centinaia di imbarcazioni (tra Star, FD, Soling, 470 e Finn) invadere il triangolo di regata preparato per l'evento. Il colpo d'occhio impressionante ma soprattutto era stupendo vedere le partenze che erano delle vere guerre tutti contro tutti all'ultimo sangue, cattiveria ed astuzia. Scherzando si diceva che era già tanto riuscire a tagliare in qualche modo la linea di partenza. Amavo tantissimo anche i 12 mt. S.I. quelli usati fino al 1987 soprattutto perché nei primi due Round Robin si gareggiava in flotta se non ricordo male. Anche un certo tipo iniziale di match race non mi dispiaceva per nulla con quegli Infiniti circling in partenza ma poi finita quella è la solita noia delle coperture. Mentre in flotta la tattica è molto più complessa e tiene in considerazione chi marcare e perché, anche a costo di non arrivare primo. Comunque questi AC75 sono decisamente spettacolari ma .molto poco poetici
the "SPECIAL" ist:
38A Victor 1937 - 12B Coprion 1940 - 22B New York Symphony 1940
Affascinante la vela!!!ho fatto un corso due anni fa a Desenzano,perché nel mio futuro da pensionato avevo deciso che sarebbe stato un bel hobby da praticare non lontano da casa.....poi questo maledetto COVID ha fermato tutto:
però non mi arrendo e appena possibile riprendere lo farò senz’altro.....intanto suono,che è un’altra di quelle cose che devo imparare a dovere
Capo_oro ha scritto:Famo la barca del forum! Eheheh
Il prode prodiere già lo teniamo me lo vedo a girare il tangone dello Spi in testa d'albero con una sola mano in strambata... insomma per certi ruoli ci vuole fisico ed equilibrio... Vittorio lo mettiamo agli winch io se sei d'accordo ti lascerei il timone e mi occuperei di tattica e randa, sennò faccio pure volentieri il timoniere ma risulterei un po' indisciplinato alle decisioni del tattico in più ci possiamo portare gli strumenti in barca così da usarli per creare confusione e sconcerto negli altri equipaggi ed usarli per creare maggiore vento apparente sulle vele
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38A Victor 1937 - 12B Coprion 1940 - 22B New York Symphony 1940
Bisogna anche trovare un bel nome per la barca... qualcosa tipo "tromba al lasco" o "di poppa si tromba".. venghino signori con suggerimenti sordidi o dementi..
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38A Victor 1937 - 12B Coprion 1940 - 22B New York Symphony 1940
Genio dada! a questo punto anche il discorso nome è deciso
Anche perché effettivamente nomignoli con il termine tromba su equipaggio totalmente maschile potrebbe dar adito a dubbi...
Mentre la Atroce descriverebbe perfettamente le nostre capacità trombettistiche e marinare
Però sulla Atroce ci si divertirà a palla e saremmo l'invidia e la disperazione degli altri equipaggi...
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38A Victor 1937 - 12B Coprion 1940 - 22B New York Symphony 1940
Manca un particolare per essere perfetto, sulle mura dovremmo scrivere: ATROCEpowered by ForumTromba
ed ovviamente il powered by ForumTromba riportato anche sui due lati del boma
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Molto bello. Me lo sono visto tutto fino alla fine. Ben fatto, sufficientemente divulgativo se si hanno un minimo di nozioni di equilibrio tra forze e su come leggere grafici di quel tipo.
Azz......stanotte si prevede vento appena al di sopra di quello consentito ....non la vedo bene,sono favoriti i neozelandesi :però se gli diamo un due a zero stanotte,ci portiamo a casa la coppa
P.s. mi sto toccando i maroni
toro ha scritto:Azz......stanotte si prevede vento appena al di sopra di quello consentito ....non la vedo bene,sono favoriti i neozelandesi :però se gli diamo un due a zero stanotte,ci portiamo a casa la coppa
P.s. mi sto toccando i maroni
Ahahaha Vittorio sei un fenomeno riuscire a fare una doppia gufata con avvitamento carpiato contro entrambe le barche un vero capolavoro!!! Credo che adesso, scaramantici come sono i velisti, sia ETNZ che LRPP si stiano toccando come non esistesse un domani . Questa mattina ho aspettato dalle 4 alle 6 la partenza che non c'è stata e mi sono divertito a lavare ed asciugare il servizio di cristalli brocche (sarà un caso ???) comprese . Comunque vada essere riusciti a pareggiare tre a tre le prime sei regate è già storia per l'Italia in particolare e per i Challengers in generale. Solo un altro equipaggio vi riuscì nella storia della AC
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38A Victor 1937 - 12B Coprion 1940 - 22B New York Symphony 1940