Recensione cuffia Beyerdynamic DT 150 / 250 ohm

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Marco Muttinelli
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Re: Recensione cuffia Beyerdynamic DT 150 / 250 ohm

Messaggio da Marco Muttinelli »

Andrea ha scritto:Grazie Stefano, temevo fosse così. Per ora ascolto dalle casse. Grazie anche a Marco.
Andrea
Andrea grazie a te. Queste tue domande possono essere di aiuto anche ad altri utenti ed il buon Stefano è sempre pronto a farsi in 4 per tutti e questo, secondo me, ne connota la dimensione umana oramai rara nella nostra società. Vedrai che le cuffie ti regaleranno grandi emozioni, nel mio piccolo le uscite cuffie dei miei ampli fanno un ottimo lavoro e non sento la necessità (al momento) di ricorrere ad un ampli dedicato ma, sicuramente, un tal tipo di apparecchi può fornire grandi soddisfazioni. Se mi consenti un banale consiglio ho potuto notare che (vista l'ampiezza dei padiglioni di questa cuffia) curare attentamente il posizionamento dei centri di emissione con i condotti auditivi cambia radicalmente le percezioni del suono. Qui torno alle varie recensioni lette ma mai ho visto parlare di questo aspetto, eppure curarlo cambia veramente molto nella percezione. Poi ovviamente dipende dell'uso che ne farai, ma secondo me spendere qualche secondo in più per allinerare correttamente centri di emissione e canali auricolari non può che far bene a ciò che è già ottimo di suo : Wink :


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22B New York Symphony 1940; 12B Coprion Special 1940; 8B Artist 1965; 6B Victor 1968
Buescher The 400 T225 1937

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Perfected Wonder e Perfected ConnQueror 1907; 82A Victor 1925; 38A Victor Special 1937; 38A Connstellation 1968


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serie Improved Precision: 4 e 5 (tp); 3 e 4 (cn)
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serie E-Z Tone: Tp e Cn varie epoche
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stefano bartoli
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Re: Recensione cuffia Beyerdynamic DT 150 / 250 ohm

Messaggio da stefano bartoli »

Grazie delle belle parole Marco ma penso di non essere solo in un certo atteggiamento, anche sul ns forum. Certamente l'epoca che stiamo attraversando mette a dura prova tutti noi ma il pero seguiterà a fare le pere ed il melo le mele, a costo di spiaccicarsi in un muro, credo sia la natura di ognuno...una benedizione a volte, una maledizione altre.
Ma veniamo alle cose serie, fermo restando la questione di come posizionare i padiglioni rispetto alle orecchie, cosa che proverò, farei un distinguo sugli ampli cuffie.
Io sono un "pentito" della hi end, cioè, ho attraversato un calvario durato anni che però è stato anche "formativo". Quando mi sono accorto di non sapermi gestire, ovvero, l'ascolto era rivolto più ai componenti che al lato artistico della musica e anche che passavo più ore ad ascoltare che a suonare...a quel punto, da cosacco bolscevico, ho venduto tutto, inclusi gli LP dando un taglio netto con quel mondo. Ero anche in miseria economica intendiamoci e questo fu il fattore principale ma non il solo, appunto.
Oggi cerco di ascoltare bene ma con mezzi che molti audiofili schiferebbero, e li capisco.

Dunque, voi due avete, mi sembra, un certo tipo di hardware, che vi pone in una certa ottica, chiamiamola audiofila. Per questo non è detto che cerchiate un ascolto "asettico" un ascolto impietosamente "corretto" ma piuttosto il "vostro" ascolto e di nuovo vi capisco.

Per cui penso che l'ampli cuffie tipo Beyer non sia forse il più indicato (musicale) e lo stesso dicasi per gli splendidi SPL, essendo tutta roba che nasce (Soprattutto SPL) per i fonici degli studi ma magari mi sbaglio eh

Se fossi un audiofilo, eviterei prodotti commerciali perchè in hi fi le aziende hanno sempre investito poco nei progetti di ampli per cuffie, qualcosa di più è stato fatto nel comparto hi end ma poca roba e da piccolissimi artigiani/appassionati. Uno ad esempio è il Carot One che però non è nulla di esaltante e pilota principalmente cuffie "facili" mentre la DT150 non lo è.
Se fossi appunto audiofilo, farei come feci col giradischi, l'ampli per cuffia me lo farei da solo, andando ovviamente a cercare progetti in rete ed un amico in grado di realizzarli ed è meno complesso di quel che si crede poichè gestire bene una cuffia è meno complesso che gestire vari diffusori, fonorivelatori etc.

A quel punto, uno potrebbe prendere in considerazione valvole con pochi watt di uscita ma mostruosamente musicali, tipo le ECL84 oppure EL84 alimentate a triodo anzichè a pentodo. (oppure un treno di mini valvole 12AU7 NOS )
Potrebbe essere una sorpresa se riusciste a procurarvi anche gli indispensabili trasformatori di uscita/accoppiamento di una certa qualità.
I costi, possono essere un po esosi per i trafo ma si può economizzare sullo chassis e le finiture.
E' anche possibile progettare uno stadio finale più elaborato circuitalmente, che permetta due cose molto ganze nell'ascolto:
Possibilità di switchare tra alimentazione a pentodo o a triodo sulla stessa valvola.
Possibilità di montarvi più tipi di valvola. (Ad esempio le 12AX7 12AT7 e 12AU7 sono interscambiabili e vanno dalla più potente 12AX7 alla meno potente (circa 30 volte meno...) 12AU7 che però è molto molto più musicale e lavora con meno assorbimento, quindi ha una vita assai più lunga.

In conclusione, in rete si trovano sicuramente progetti completi, dallo stadio di alimentazione a quello di uscita, per il montaggio basta un semplice perito elettronico con un po di sapienza nelle valvole e mi viene in mente il mitico Piergiorgio Levorato che ha sicuramente contatti da poter fornire.
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Andrea
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Re: Recensione cuffia Beyerdynamic DT 150 / 250 ohm

Messaggio da Andrea »

Accidenti Stefano, due amici ci sono che potrebbero darmi una mano, ci penserò e vi terrò informati.
cuffia arrivata.
Ieri sera avevo preparato questa nota che poi non ho probabilmente spedito e non trovo più..
Alcune note sullo studio della tromba:
a ottobre è iniziata la scuola e studio soltanto con il flicorno, la tromba l'ho abbandonata, da due settimane ho inserito anche una cornetta Getzen Capri (usata in ottime condizioni degli anni '70). Trovo la cornetta più faticosa del flicorno, il labbro si stanca prima. Su entrambi gli strumenti utilizzo un DW 4bFL e 4B per cornetta.
La cornetta è più leggera e compatta, sforzo meno i polsi, preferisco il flicorno ma credo di aver trovato il giusto compromesso con la cornetta, presto o tardi una Conn!! C'è qualche cornettista nel forum?
Concordo con Marco sulla tua gentilezza e preparazione.
Buon pomeriggio a tutti.
Andrea
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Marco Muttinelli
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Re: Recensione cuffia Beyerdynamic DT 150 / 250 ohm

Messaggio da Marco Muttinelli »

Una sorta di consacrazione definitiva di queste bestiacce la ho avuta questa sera, anzi la ho proprio in corso mentre sto scrivendo. Serata particolare dedicata ai cugini di oltre adriatico. Per anni pensavo che la musica balcanica fosse una accozzaglia di suoni, una sorta di casino trascinante ma pur sempre casino, poi crescendo ti rendi conto che certe espressionioni non sono altro che la meravigliosa complessità di un pensiero profondo e non si può che amarlo. Grazie alle Beyer ciò che sembrava mera accozzaglia ha trovato nuovo ordine e, forse, giustizia. Gli strumenti non più impastati ma fusi in un tessuto più ampio. I Susafoni non si confondono più con i bassotuba ma vi sono entrambi, trombe e violini svettano come si deve con i sax che piangono per tanta veemenza. I manolini non sostituiscono le chitarre ma le rimettono in una collocazione più consona. Le voci fluiscono a raccordare il tutto... insomma un vero grande entusiasmo. Ascolti basati su vari album di Emir Kusturica, Dejan Sparavalo, The No Smoking Orchestra, Goran Bregović ed altri interpreti di questo mondo musicale.
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