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Novità, misure, consigli, prove e curiosità sui bocchini.
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Alak
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3 domande

Messaggio da Alak »

ciao a tutti..
ho tre domande da fare, per chi sa.

uno.
mi ricordo di aver letto, sui bocchini shires, una piccola differenza rispetto ai bach.. riguarda il rim? gli shires hanno rim più acuto?

due.
ho un bocchino di marca cinese, 5c, (non sono sicuro al 100% che corrispponda alla misura bach), mi sembra che abbia un rim più appuntito. Come posso misurare il diametro della tazza (il 5); si parte dal bordo? o come?

tre.
È possibile far ricostruire un bocchino identico? chi può farlo?

su questo invece chiedo conferma a chi ha questa esperienza: ho cambiato bocchino dopo tanti anni, perché notavo un eccessivo soffiato non voluto, e con quello che adopero adesso ho risolto. secondo me questo soffiato dipendeva proprio dal rim.. può essere? se no quale parametro può essere?


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stefano bartoli
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Re: 3 domande

Messaggio da stefano bartoli »

Provo a dare un contributo.
Di Shires ne ho due, 1,5C e 3C

Il primo aveva un angolo interno più vivo del corrispondente Bach, tanto che ho dovuto modificarlo perchè dopo un po mi bloccava afflusso di sangue inginocchiandomi e devo dire che le performance del bocchino non sono cambiate stranamente ma è cambiata la mia resistenza...
Sul 3C invece non ho dovuto fare alcuna modifica, per me, perfetto già di fabbrica. Quindi moooolto simile al Bach.


Misurare il diametro tazza è in realtà impossibile nella maggior parte dei casi, in quanto pochi bocchini scendono anche inizialmente perfettamente dritti, quasi tutti hanno fin da subito una centinatura (Raggiatura ampia) pur leggera. E poi come se non bastasse, anche il raggio interno del rim impedisce una misura davvero veritiera. Direi che ogni costruttore da una sua misura ed una sua sigla, individuando un punto nel raggio che scende e misurando proprio li ma è davvero poco realistica. Io se devo misurare (con i tastatori interni di un calibro) faccio il percorso inverso, cioè vado a leggere quale misura dichiara il costruttore e poi piazzo il calibro sul punto in cui la misura corrisponde. Ma su alcuni bocchini, questa misura è ad esempio, un millimetro dopo la fine del raggio rim, su altri più su, su altri ancora più giù. Non è un caso, il fatto è, appunto, che la tazza scende raggiata praticamente da subito...Diciamo in conclusione che la misura andrebbe fatta immediatamente dopo la fine del raggio interno del rim , ma individuarla non è affatto semplice per i motivi di cui sopra.


Per ricostruire un bocchino in maniera identica, le parti più difficili sono ovviamente rim, raggio interno ed esterno rim e culmine del rim, e ancora raggio (O più raggi nei doppia camera) della tazza e raggio ingresso gola.

I sistemi da me conosciuti sono due:
Prendere una impronta con resine (tipo quelle dei calchi degli odontotecnici) e con quella forma positiva, andare poi in una officina di attrezzeria meccanica per farsi fare un bulino sagomato negativo che poi verrà montato sulla contropunta di un tornio. Aquel punto, la precisione è centesimale, cioè notevolissima (In barba a chi si masturba con i micron...) Peraltro attualmente la Bach usa proprio il bulino sagomato di cui sopra e puoi vederlo lavorare pur per pochi secondi nel video You tube "Bach Factory Tour" video abbastanza recente...

L'altro sistema è rilevare lo shape interno con un tastatore elettronico, che poi ti darà un file il quale andrà portato ad una officina dotata di centro di lavoro CNC ma basta anche un tornio CNC che realizzerà la cosa leggendo il file. La precisione è al solito centesimale, perchè il centesimo è ad oggi il limite tipico raggiungibile da macchine che usino meccanica e utensili per l'asportazione di materiale. Officine cnc che hanno anche un tastatore/rilevatore digitale ce ne sono ma il problema sono i costi se vai li per farti fare 4 pezzi pur dallo stesso file, ti costa parecchio perchè poi la CNC va messa in condizione di lavorare e quindi: caricare il file, caricare gli utensili sulla multitesta e se serve un utensile particolare va comperato o fatto fare...insomma, o fai minimo centinaia di pezzi o tutti i costi si spalmano su 4 bocchini...E parliamo di molti soldi.

Per cui, la prima tecnica è la migliore per chi non faccia numeri.

Questa la mia opinione personale che se anche non millimetrica è abbastanza vicina alla realtà di oggi...Perchè se è vero che la tecnologia viaggia veloce è anche vero che per accedervi devi pagare di brutto e può farlo chi fa grosse produzioni.

PS: Ci sarebbe anche la possibilità di un tornio pantografo, cioè un copiatore meccanico ma li arrivi probabilmente ad una precisone decimale e non centesimale (Ma un bocchino preciso al decimo, credimi è già perfetto...visto che trattasi del diametro di un capello umano) Purtroppo però trattasi di macchine di molti decenni or sono e non so quindi quante officine abbiano ancora oggi un tornio pantografo...
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Marco Muttinelli
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Re: 3 domande

Messaggio da Marco Muttinelli »

Pantografi, per fortuna, ne esistono ancora molti in giro ed è sempre un buon (seppur non perfetto) metodo di copia (sia in scala che in rapporto reale). I cavatori di marmo ed i marmisti sicuramente li hanno. Sarebbe quasi interessante avere un bocchino di questo materiale :lol: comunque penso che Bosch o altri bravi artigiani siano in grado di copiare i bocchini. Anche Giardinelli se non ricordo male era partito dai disegni di Bach per le sue produzioni. Idem Frate credo sia in grado di riprodurre con grande accuratezza i vari bocchini. Condivido le osservazioni di Stefano sulle questioni relative alle grandezze.
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Re: 3 domande

Messaggio da Alak »

bene.. grazie.. tutti esaudienti ( o esaurienti?)..
forse posso trovare quel tipo di tornio....
per quanto riguarda il discorso soffiato? confermate la mia impressione? o il miglioramento è stato grazie al peso del bocchino? (ora ho un megatone). sono tutte ipotesi mie..
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Re: 3 domande

Messaggio da Fcoltrane »

come sai sono l'ultima ruota del carro perché sono sostanzialmente autodidatta e con una esperienza che non è minimamente paragonabile alla tua ma sull'aspetto soffiato provo a rispondere lo stesso.

(perchè credo che alcuni aspetti siano sostanzialmente condivisi).

il peso del bocchino ha certamente una influenza sul suono ma è la forma che ha una influenza maggiore.
(ed il musicista ancora maggiore)
la maggiore o minore presenza di soffio nel suono dipende in primis dal modo di suonare (impostazione emissione e vibrazione )
recentemente ho ascoltato una interessantissima intervista del grande Giuffredi che parlava tra l'altro di bocchini impostazione ecc...
riflettevo con enorme stupore sulla circostanza che un grande come lui ha avuto nel corso della sua carriera gli stessi dubbi che ho io che sono una schiappa .

l'elemento che per me rileva più di ogno altra cosa è la nostra capacità di adattamento al bocchino ed alla tromba che scegliamo .
uno come Giuffredi ci mette davvero poco a passare da una tromba all'altra o da un bocchino all'altro ma poi come tutti noi ha le sue preferenze (riferiva tra l'altro di essere intervenuto su un bocchino tradizionale aprendo il foro).

per concludere ti consiglio di provare i bocchini Breslmair che tra tutti i bocchini che ho provato sono quelli che considero con meno presenza di soffio nel suono.
(se ho compreso bene cosa intendi)
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Re: 3 domande

Messaggio da Alak »

bè certo, senza scomodare Giuffredi, ovvio che è proprio la forma del bocchino.
Infatti è questo il discorso, capire i parametri specifici, in base all'esperienza diretta di chi ha usato quelle marche e magari ha notato le stesse cose che ho notato io..
come ho scritto, appunto, non ho più questo problemino (che comunque era più un particolare che un difetto) da quando ho cambiato misura (rim più acuto e megatone).. grazie comunque della risposta : Thumbup :
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Re: 3 domande

Messaggio da Alak »

e a proposito..
una tabella che potrebbe scoinvolgere qualcuno..
il volume interno dei bocchini bach..
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: 3 domande

Messaggio da Stenini »

Ciao Alak, sulla questione del soffiato ho avuto un'esperienza simile. Ci ho messo un po' a capire cosa fosse successo ma alla fine ho trovato. Mi ero fatto crescere il pizzetto, lasciandolo nature... Praticamente era lo spessore dei baffi a darmi fastidio, e suonando con poca pressione l'aria passava. È bastato radere la parte interessata per risolvere.
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Re: 3 domande

Messaggio da Stenini »

Per quanto riguarda la tabella i possessori di bocchini Bach saranno quelli che si sconvolgeranno meno. In particolare fa quasi scalpore vedere che seppur di poco il 10 1/2c ha più volume del 3C. Per quella che è la mia esperienza è attendibile.
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Re: 3 domande

Messaggio da Fcoltrane »

certo è singolare che il 7c abbia un volume maggiore rispetto al 3 c ma voi tutti sapete meglio di me che ciò che rileva è l'insieme degli elementi e che un singolo aspetto non è significativo.
nel mio caso poi ormai sono talmente abituato ad un foro grande che quando mi capita di provare un bocchino tradizionale il primo aspetto che mi colpisce è la differenza del foro (mediamente sono molto più piccoli) e la lunghezza della penna che mi sposta gli armonici ( rispetto a ciò che è la mia abitudine).

certo è che la storia del jazz da Clifford a Chet ad Harrel è con questo tipo di bocchini , solo in tempi recenti c'è una inversione di tendenza.
stefano bartoli
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Re: 3 domande

Messaggio da stefano bartoli »

Sui giganti del passato, va ricordato per onestà, che generalmente erano trombettisti che suonavano prevalentemente certo "genere" e c'era la libertà di proporre il proprio timbro.
Oggi il lavoro è cambiato molto per il fatto che i concerti sono pochissimi a meno che tu non ti sia creata una immagine forte, tipo Bosso o Fresu per citarne solo due, allora il lavoro live ce l'hai tutto l'anno e suoni "come ti pare". Invece per la maggior parte dei trombettisti è diventato indispensabile accettare molti ingaggi anche differenti, dove spesso le situazioni son tali che stasera registri con tizio e ti chiede un certo "timbro" e la sera dopo, caio ti chiede tutt'altro. E poi, oggi ci sono moltissimi trombettisti molto molto preparati tecnicamente, per cui, lavorare è molto più difficile. Questa la mia esperienza personale.

Relativamente al "soffiato" io ho avuto un periodo nel quale ho studiato con Tofanelli (circa 10 anni fa) e mi aveva completamente reimpostato portandomi sulla Ghitalla. Il risultato fu di poter suonare i sovracuti molto facilmente ma con un registro medio basso "duro" Il soffiato era in quel periodo assolutamente assente nel mio suono.
Dopo un paio di anni, tornai alla mia vecchia impostazione con labbra molto aperte sempre, anche sugli acuti ed è il timbro che amo di più. Purtroppo per il sottoscritto fu una coperta corta e quindi persi oltre una ottava in alto.
Mi ci sono rassegnato e convivo felicemente coi miei limiti ed i miei piccoli pregi, invecchiando ho imparato che io personalmente non posso avere tutto e devo conviverci con questa cosa.
Se fossi rimasto socio progettista in Goldnote, oggi avrei in mano una delle prime tre aziende al mondo in Hi End ed un bel conto in banca ma anche li la coperta fu corta e scelsi di tornare alla musica, son scelte alle quali ognuno di noi è spesso costretto.
Comunque, se devo fare degli acuti chiamo un acutista bravo, perchè quello è il loro mestiere, se non me lo posso permettere, ne faccio a meno...
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Marco Muttinelli
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Re: 3 domande

Messaggio da Marco Muttinelli »

Alak ha scritto:bene.. grazie.. tutti esaudienti ( o esaurienti?)..
O magari tutti esauriti : Lol : : Lol : : Lol : ... perdonate l'OT : Bash :
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