Diamo per scontato che avere una buona estensione sullo strumento male non fa, anzi...
Poi si sa che ci sono da sempre dei fenomeni su questo aspetto che rappresenta (troppo) spesso motivo di discussione tra i trombettisti.
Noterete che tra coloro che suonano ance, questo è un argomento poco interessante e non è un caso, così come non è un caso che suonatori di ancia, una volta trovato lo strumento che li soddisfa non lo cambiano mai più (bocchino e ancia inclusi) e anche quì non è un caso.
La mia personale esperienza mi ha sempre dimostrato che i saxofonisti in particolare, sono mediamente più "colti" sulla teoria (Scale, arpeggi, accordi, progressioni, sostituzioni etc).
E' raro che un (bravo) saxofonista metta note sbagliate, non è così raro che lo faccia un trombettista.
Una parte di questa cosa deriva da come è fatto lo strumento (le chiavi del sax contro i tre pistoni della tromba) il che "costringe" il saxofonista ad avere una sorta di diversa coscienza delle cose teoriche di cui sopra.
Questo porta anche il saxofonista a concentrarsi sullo studio mentre molti trombettisti entrano nel circolo vizioso dell'equipaggiamento e lo cambiano continuamente distogliendosi dallo studio vero e proprio.
Pochi sono i trombettisti che questa febbre da equipaggiamento non la subiscono e si concentrano sullo studio ma ci sono, soprattutto tra i giganti.
I sovracuti: non sono una cosa assolutamente determinante per i saxofonisti ma lo sono per troppi trombettisti, il motivo è sempre legato alle questioni di cui sopra, secondo me almeno.
La cosa importante sarebbe tenere al primo posto la musica e a quel punto i sovracuti diventano il mezzo talvolta necessario, talvolta utile per esprimere la nostra idea, non un numero (troppo spesso) da circo.
Alcuni trombettisti questa cosa l'hanno ben capita e possiamo fare qualche nome: Kenny Wheeler, Benny Baley, Freddie Hubbard, Avishai Cohen, Lee Morgan, Dizzy Gillespie, Clark Terry, Fats Navarro ed altri.
E' quindi fondamentale che il mezzo non diventi il fine, altrimenti diventa inutile chiedersi perchè certa gente ha fatto o fa grande musica.
In una conversazione, nessuno sano di mente metterebbe cento volte lo stesso sostantivo, così come nessuno urlerebbe se non ce ne fosse bisogno, stessa cosa per i sovracuti.
La gente che va al concerto sperando che il trombettista XXX faccia il solito numero da circo è gente che di musica (Ed arte) ha capito poco.
La musica, sempre e solo la musica dovrebbe essere la protagonista, non l'equipaggiamento, non capire questo equivale a pensare che facendo scale si fa automaticamente musica.
Se si capisce questo concetto fin dall'inizio del nostro percorso, col tempo matureremo anche musicalmente e creativamente e forse alcuni di noi potranno chiamarsi "artisti", diversamente invecchieremo e basta.