nel mio discorso non c'è alcuna contraddizione.
non ho mai scritto che chi ha un suono classico non sia in grado di esprimersi.
ho solo provato ad andare al nocciolo delle questioni e provando ad esprimere il mio punto di vista,
per me il musicista trasmette emozioni (che sia musicista classico o che sia jazz o che suoni altra musica).
La masterclass di Pierobon era ovviamente di musica classica ma a differenza di altre masterclass alle quali ho partecipato il centro del suo discorso era la comunicazione delle emozioni e l'attenzione al suono come strumento di comunicazione (con tutto ciò che comporta in termini di controllo della dinamica del timbro ecc ecc ecc) .
Questo tipo di approccio e questa elasticità mentale la ho riscontrata ad oggi solo con musicisti jazzisti.
(sarà un mio limite o una sfortunata coincidenza ) .
quando ho detto "anche jazz" ho utilizzato questo termine proprio per riferire quello che le mie orecchie hanno sentito.
un musicista in grado di modificare il suono per la circostanza a seconda di ciò che desiderava comunicare.
in questo senso intendo suono jazz.
non ho mai detto che chi ha il suono classico non è in grado di comunicare anzi ho riferito proprio il contrario raccontando la mia esperienza di allievo con un insegnante classico che suona e studia solo musica classica.
Anche lui mi ha fatto ascoltare e spiegato alcuni aspetti che riscontro identici nella musica jazz,
vi faccio un esempio concreto . L'attacco , l'articolazione staccato legato, ecc ecc..
Il discorso che fate su Trane Monk e quelli che sono considerati i maestri è ovviamente condiviso.
e mi ricorda quello che mi disse Liebman , di fronte a Trane siam o tutti secondi.
questo per dire che un gigante come Liebman si sente piccolo rispetto a Trane , e lo stesso ho sentito da parte di Potter il sassofonista considerato più in gamba che si sentiva secondo rispetto a Brecker.
per questo motivo ha poco senso dal mio punto di vista fare la classifica Monk tanto jazz Sanders un po meno Rava un po meno Vizzutti un po meno Bosso un po di più.
dopo un certo livello ciascuno esprime ciò che può e che lo strumento tecnico gli consente.
come ascoltatore mi piace ascoltare tutto , come studente ascoltatore ho le mie preferenze e se devo studiare un solo provo a trascrivere un maestro, ma poi mi scontro con i miei limiti tecnici e quindi tra Trane e Scott Hamilton magari se devo affrontare uno standard con il sax preferisco a volte trascrivere anche il secondo.
e tra Chet e Cilfford il primo .
l'invito a suonare e nel mio caso a studiare lo condivido in pieno ed aggiungo anche un invito a confrontarsi sempre e a frequentare masterclass per aggiornarsi e per capire anche aspetti sempre nuovi della musica.
da decenni suono il sax e recentemente ho frequentato una masterclass con un sassofonista straordinario
coincidenza ha voluto che alcuni concetti suonati da Pierobon coincidessero.
questa è una delle ragioni per cui ho utilizzato quelle parole
"Pierobon ha un suono anche Jazz"