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stefano bartoli
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Messaggio da stefano bartoli »

Dalla parte del suonatore, la Alysee è decisamente più scura e flicornosa rispetto alla Getzen e lo shires 3C pranizzato al massimo idem rispetto all'anonimo. Ma da dietro?

Le trombe hanno un canneggio praticamente identico.
La Alysee è reverse e la Getzen no.
La Alysee pesa 988 grammi, la Getzen 1023 grammi.
La campana della Alysee è 127 mm contro i 123 scarsi della Getzen.
La campana della Alysee è di lastra meno spessa della Getzen.
Il rim della campana della Alysee è più piccolo di quello della Getzen.
La campana della Alysee ha un collo decisamente più largo della Getzen.
Il diametro dei pistoni della Alysee è decisamente maggiore rispetto a Getzen.
I pistoni Alysee sono in Monel, quelli Getzen in acciaio. Le guide in entrambe le trombe, sono in teflon.
Gap in entrambe le trombe e con entrambe i bocchini 2,5mm
La Alysee è contemporanea, la Getzen è del 79.
E dulcis in fundo, la campana della Alysee è monopezzo, ricotta e martellata a lungo dalla G&P, mentre quella Getzen è in due pezzi.

Quante differenze vero? Ma ascoltate con una buona cuffia e noterete che dalla parte del microfono (dell'ascoltatore) le differenze timbriche possiamo dire che quasi scompaiono (O cmq non giustificano tutti i mal di pancia che i trombettisti hanno) , pur essendo in casa, nel silenzio del soggiorno e con un discreto mic a condensatore, figuriamoci su un palco, con un mic dinamico e con la ribongia della band dal vivo e del pubblico...

PS: La "suonabilità" delle due trombe dopo cinque minuti cinque, di acclimatamento, posso dire che è assolutamente identica in tutto il registro e la fatica alla lunga, idem. Unica differenza che onestamente rilevo è che su entrambe le trombe, lo Shires ha una possibilità di escursione dinamica maggiore rispetto all'anonimo. Questo è dato da alcuni dettagli: Il booster, che regge più dinamica, una gola più grande di ben 4 decimi e sono tantissimi ed una tazza più larga. Infatti, l'anonimo ha meno capacità di escursione dinamica e timbrica ma al contempo ha un suono leggermente più compatto, più concentrato, più trombettistico direi sintetizzando.

Meno seghe e pedalare insomma.




Fcoltrane
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Messaggio da Fcoltrane »

Bellissima la frase su lick di re minore pentatonico nel secondo esempio .
quello che sento da qui è poca roba (già percepire le differenze di presenza non è semplice farlo in cuffia è ancora più complicato )
la sensazione è che la prima combinazione sia la più facile o quella alla quale sei più abituato.
sembra che la produzione del suono sia in assoluto relax.
minimamente diverso con il secondo bocchino .
ancora diverso con la terza combinazione sembra su alcune note che ci sia acqua nella tromba
e lo stesso l'ultima combinazione. (o può essere che sia necessaria una emissione diversa più consistente per avere suono)


i bocchini considerato che sono modificati in maniera consistente non li sento così diversi come erano in origine.
dico questo perchè una cosa è suonare con un bocchino originale con penna lunga tipo Bach 3c o 7 c
altra cosa è modificare il foro e la penna è chiaro che si crea qualcosa di nuovo che ha poco a che vedere con l'originale.
dico questo perchè nel mio piccolo ho preso un bocchino cinese e lo ho sfondato (anche con una certa imperizia)
ma stranamente se lo confronto con un tradizionale o con un monette è più vicino al secondo che al primo .

recentemente ho partecipato ad una interessante masterclass con un formidabile insegnante classico e con molti professionisti e mi sono reso conto che più di ogni cosa rileva l'abitudine , poi il bocchino ed infine la tromba.
i musicisti classici a differenza dei jazzisti lavorano meno sul timbro e sul colore del suono ma tantissimo sulla omogeneità
e sulla intonazione.
stefano bartoli
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Re: Comparazioni veloci.

Messaggio da stefano bartoli »

Concordo su tutto, sino all'ultima frase sui classici e sui jazzisti. In effetti sono molto abituato alla Alysee e pochissimo alla Getzen.
Sottolineo che in entrambe i bocchini ho aperto al massimo il back bore ma questa volta non ho accorciatola penna come ho fatto su qualche centinaio di bocchini, alcuni miei, molti di amici o altri musicisti che me lo hanno chiesto. Per alcuni anni ho avuto la convinzione che la penna accorciata desse certi "vantaggi" poi facendo varie prove, mi sono fatta l'idea che a me quella cosa non piace, per questo non gli accorcio più.
Cmq gli incroci riservano diverse sorprese, ad esempio, questa campana G&P montata sulla Concept TTM non mi piaceva per niente...
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kkongiu
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Re: Comparazioni veloci.

Messaggio da kkongiu »

Io la differenza tra le due la percepisco anche sui diffusori del mio stereo del mio impianto, il suono della Alysee nettamente più piacevole, più scuro e con la campana che mi pare risuoni più a lungo. Non sono riuscito a sentire invece la differenza tra i due bocchini.
Per il resto complimenti per il livello , semplicemente fantastico.
Divangando, che software utilizzi per le basi?
Grazie!
stefano bartoli
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Re: Comparazioni veloci.

Messaggio da stefano bartoli »

Mi fa piacere ci sia chi sente qualche differenza, io son del 58 e le frequenze acute, come sappiamo, con l'età...

Per il software ho molta roba, non solo per lavoro ma anche perchè mixer e microfoni sono una mia fissazione, mi piacciono insomma. Per cui ho quasi venti microfoni benchè negli anni ne abbia rivenduti altrettanti...

In questo caso uso un set comodo e veloce da settare:

Scheda audio M Audio M Quad Track
Riverbero Alesis Picoverb
Preampli Art Tube Studio Preamp
Video camera Zoom Q8
Cuffia Beyerdynamic DT 150 (il mostro) oppure Shure SR 840 o Panasonic RP HTX7 (una cuffia economica miracolata)
E riguardo al microfono, praticamente il peggior condensatore a diaframma largo che ho nel mio arsenale, un Samson C15 Studio, pagato usato 20 euro...Lo uso perchè rispetto a condensatori di altro livello, ha si un rumore indotto del circuito di ben 20db (Quindi se tiri su troppo il gain, soffia come un biacco) ma se lo gestisci come si deve, ha il vantaggio del dettaglio dei condensatore ma con la pasta ed il corpo di un dinamico, io lo uso anche sui palchi perchè ha un rischio larsen molto più basso dei condensatore "buoni"
E' un microfono oramai introvabile anche nell'usato ma chi lo trovasse fa un vero affare, è pure molto ben costruito e robustissimo.
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kkongiu
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Re: Comparazioni veloci.

Messaggio da kkongiu »

Ti ringrazio! bel arsenale, il risultato finale è ottimo ma d'altrone sono certo che per mettere tutto assieme ci vuole tanta competenza e mestiere.
Mi incuriosiva l’interfaccia in cui si intravedono gli accordi il che mi fa presumere si tratti di basi midi, se cosi fosse i campionamenti sono molto belli.

Il mio setup è estremamente dilettantesco e d’altronde sono un neofita assoluto per cui cerco di limitare gli investimenti al massimo sia per budget sia perché da amatore l’uso prevalente è backing track per suonare e registrare con l'unico scopo di un'autovalutazione per correggere gli errori di timing, intonazione e soprattutto di suono.
Come scheda audio ho una focusrite scarlet solo e come microfono a condensatore ALCTRON IM500 di quelli con la clip che mi pare sufficientemente fedele. Ho anche un neewer nw 800 ma l’ho parcheggiato perché inascoltabile. Cuffie AKG k92 ma che uso pochissimo, preferisco se possibile sentire il suono dello strumento in diretta e delle basi attraverso l'impianto.
Come strumento possiedo una Yamaha 2330 made in china, su quest’ultima mi piacerebbe trovare un buon strumento vintage per fare l’upgrade ma qui in Sardegna il mercato è inesistente per cui se qualcuno viene in vacanza nel sud sardegna mi faccia sapere : Lol : , non ho comunque fretta e a detta del mio insegnante è uno strumento più che sufficiente per continuare gli studi.
Come software uso ambleton live che uso per registrare per il riverbero e per ascoltare le basi.
stefano bartoli
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Re: Comparazioni veloci.

Messaggio da stefano bartoli »

La scheda Focusrite è un'ottima scheda, meno i microfoni, ma già con uno Shure SM57 faresti un bel salto di qualità. Il riverbero non va sottovalutato soprattutto perchè se usato con cervello, amalgama e rifinisce il suono e oramai migliaia di trombettisti ne fanno uso. Anche i sinfonici e i cameristici ne fanno largo uso ed è quello naturale della bellissima acustica dei teatri o delle chiese...Se uno è una schiappa totale e usa il riverbero per "nascondere" i difetti è un conto, ma se uno ha un bel suono anche acustico, col riverbero le qualità vengono esaltate, insomma, non è un crimine usarlo, anzi...
La 2330 è una bella tromba al di la del prezzo.
In Sardegna ci sono di casa avendo la compagna di Ozieri e moltissimi amici, ci sono grandissimi talenti sulla tua isola ma si sa che è un territorio dimenticato da sempre dallo Stato, per cui in certe zone manca tutto e andare da Cagliari a Sassari diventa un viaggio che levati. Rimane, per me, un luogo magico soprattutto in primavera, quando nell'interno fiorisce e che ha una cultura musicale immensa. Per non parlare delle infinite lingue miscela di mille invasioni, un patrimonio culturale assolutamente unico sul pianeta. Io la adoro se non si fosse capito...
Tra l'altro è appena andata in scena ( a Firenze) la prima di "Troppo mare" spettacolo teatrale tratto da un libro del grande Giulio Angioni, tuo conterraneo. Adattato dalla mia compagna Giusi Salis e da Maria Grazia Campus per il quale io ho scritto e arrangiato la musica, spero potremo quanto prima portarlo in Sardegna. Racconta della Sardegna dai tempi dei nuraghe sino agli emigranti del nostro tempo.
E in finale: Maria Carta (che per me è Dio . Un mostro in Deus te salvet Maria) Elena Ledda, Gavino Murgia, Antonello Salis, Marcello Melis, tutti pezzi da 90... di che stamo a parlà...vivi in un posto straordinario pur con l'amore odio per il mare, che come scrive Angioni, è tramite e ostacolo.
Un caro saluto.
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