Recensione Carol&Getzen

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stefano bartoli
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Recensione Carol&Getzen

Messaggio da stefano bartoli »

Da alcuni giorni sto suonando tre trombe facendo confronti ed incrociando varie imboccature. Alysee (modificata) Getzen Eterna 900 e Carol Brass Pocket 2000.
Lo dico subito, a livello di pasta sonora, quella che mi piace di più è la Alysee che d'altra parte è il risultato di una customizzazione fatta su misura per me e accennando a macchina ed ergonomia, idem il tutto taroccato per i miei gusti, quindi non ne parlerò ma mi limito a dire che può succedere che un brutto anatroccolo possa dare notevoli soddisfazioni senza dover sborsare cifre notevoli.

Getzen: campana piccola 121mm strambatura e collo tipici dell'epoca (Tromba della serie SK, prodotta tra il 72 ed il 75) argentatura al 50% circa, compressione buona ma non esaltante, pistoni in nichel.
La macchina è la cosa che più mi ha colpito, morbidissima, quasi come la Brasson, anche se il secondo pistone va sistemato perchè spesso si blocca nel tornare a posto. Imputo questa scorrevolezza principalmente ai pistoni in nichel anzichè monel e ad un sistema di molle guide molto particolare, usato anche da Monette anni fa e da Divitt oggi.
Il timbro è chiaro ma non troppo, concreto e mi ricorda moltissimo la Olds Special. Parte abbastanza bene, con poco sforzo ed ha una bella coerenza timbrica in tutto il registro (Fino al C 5 tagli in gola che è il mio massimo assoluto) Non la definirei una tromba perfetta per la sezione o per classica e cameristica, non è così "lirica" ma perfetta per combo jazz. Nessun imbarazzo nel trovare l'intonazione in tutte le note, direi che siamo nella media delle trombe commerciali di qualità.
La terza pompa non è reverse e odiando io, l'anello regolabile, ho tolto il tutto senza avere per questo certe note molto crescenti. Ideale sarebbe provarla con le ance per valutare quanto e come si miscela con queste ma in queste settimane non ho possibilità di farlo.
Come note positive mi sento di citare la macchina e la coerenza timbrica.
Note negative, una dinamica non al pari di molte trombe attuali, in questo la Olds Special era superiore se pur di poco.
Direi una gran bella tromba per certi generi, strumento che vale molto di più della fama ricevuta in Italia ma non uno strumento all around.


Carol Brass: Campana 119mm strambatura e collo tipici di molte pocket. Laccatura al 100% compressione impressionante (La tromba è praticamente nuova) pistoni in Monel metal. (Piccola curiosità piacevole, è fornita di una valigetta rigida bellissima, stile vecchie valigie Bach, molto protettiva ma con uno scomparto aggiuntivo troppo piccolo nel quale nessuna sordina trova posto, se non una studio mute piccola...)
Anche quì, pur con parametri totalmente differenti, la macchina mi ha lasciato di stucco, perfetta, precisissima in maniera assurda, sempre affidabile e reattiva e anche morbida da azionare. Questo gruppo pistoni è un piccolo capolavoro che ti trasmette immediatamente la sensazione di qualcosa che ti facilita il lavoro, a qualsivoglia velocità di esecuzione. Il timbro è pieno, concreto ma si sente che è una pocket, non arriva ad essere "lirica" come una normale Bb, però il timbro è molto bello e concreto. Sale nel registro acuto molto più facilmente della Getzen (Ma non della Alysee). Soffre invece nell'intonazione di alcune posizioni della prima ottava bassa, molto crescenti. La terza pompa non è mobile e l'hook della prima è molto incasinato da muovere, perchè il pollice della mano sx si può muovere pochissimo. Anche l'ergonomia della mano sx è molto molto sacrificata e genera dolore alla mano per via della postura assurda. Ho dovuto fare diverse prove per trovare un modo di impugnare lo strumento senza avere crampi o tumefazioni alle dita. Ciò nonostante, dopo un'oretta, indice e medio iniziano far parecchio male (ho le mani abbastanza grandi però) e l'indice viene segnato come se lo avessi tenuto sotto un peso eccessivo deformandosi... Peccato perchè lo strumento è davvero notevole e progettare le ritorte in altra maniera, sarebbe stato fattibile.La pompa generale va estratta quasi fino a cadere per poter suonare a A440, altro errore incomprensibile per me.
In generale comunque, è una pocket che vale tutto il suo costo e che in molti contesti non fa rimpiangere una Bb regolare. Laccatura bellissima, bottoni bellissimi e comodissimi perchè raggiati e smussati nel diametro esterno, costruzione al pari delle Bb commerciali buone.
Insomma, non è affatto un giocattolo e la consiglierei a chiunque, con la coscienza che di pocket si tratta però.

Note positive: Suono corretto e coerente, macchina notevolissima, ritorta della terza pompa bellissima (Identica alla oramai introvabile Benge Colibrì) valigetta bellissima, facilità di salire nel registro acuto. Questa tromba viene commercializzata con vari marchi, per vederla in foto sul web, infatti potete digitare pocket trumpet Manchester, ecco il link.(https://www.google.com/url?sa=i&url=htt ... AdAAAAABAM)

Note negative: Ergonomia disastrosa, chiavi dell'acqua un pò troppo vistose e cmq avrei evitato la chiave di scolo sulla curva campana, in tre giorni non è uscita da questa chiave, nemmeno una goccia di condensa,,,. Pompa intonazione da estrarre in maniera imbarazzante. Alcune posizioni del registro basso molto crescenti. Dinamica massima, tipica delle pocket in generale, non strepitosa ma cmq sufficiente se microfonati, ovvio...

Queste sono miei personalissime sensazioni e quindi potenzialmente fallaci, dopo tre giorni di uso intensivo (circa 6 ore al giorno) non credo che le mie considerazioni potranno cambiare nei gg a venire.
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