La reincarnazione?

[stefano bartoli]

Io non ci credo ma magari qualcuno si, qualcuno potrebbe sospettare che sia la reincarnazione di Billie Holiday. Quello in cui invece credo è che sia stata uno dei giganti del XX° secolo. La metterei tranquillamente nella stessa enciclopedia dei grandi, Billie, Aretha, Mahalia, Ella, Abbey, Sarah solo per rimanere ad alcune delle grandissime del jazz ma Amy è andata ben oltre ha miscelato molto.
Riuscire a cantare il proprio tempo ma avere il proprio fraseggio intriso delle grandi del passato, non tutti ci sono riusciti. Insomma, un capolavoro di artista, una meteora caduta non si sa perchè sulla terra. Fa parte di quegli artisti che ti stendono anche se leggono l'elenco del telefono. E come gran parte dei giganti, ha pagato a caro prezzo cotanto "dono" come una meteora che passa velocissima, illumina tutti per un attimo e scompare per sempre.
Da sempre sostengo l'importanza fondamentale dello studio costante ma quando siamo al cospetto di persone di questo calibro, per me, bisogna anche parlare di raro dono.

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[Marco Muttinelli]

Forse l'ultima vera gemma della musica attuale. Un talento sconfinato, un animo tormentato e fragile ed una dedizione infinita al suo lavoro. Trovo il parallelo con Billie particolarmente azzeccato per questo. Forse Billie era più forte psicologicamente ma anche io ci vedo delle grandissime affinità.

[stefano bartoli]

La vedo esattamente come te Marco.

[Matteo Giannini]

Nessuna reincarnazione. Lei era lei. Se dovessi fare un parallelo non ha retto come Marilyn all'urto della società. Amy aveva un dono e un'anima morbidi dentro un aspetto solido. Ma la solidità a volte fragile ha messo a nudo la sua anima.

[stefano bartoli]

Molte persone apparentemente forti fuori, sono fragili dentro, ne ho esperienza diretta, ma non parlo di me eh. Pero' I grandi artisti, quelli che si giocano la vita a dadi, lo sono di piu'.
Vengono continuamente sbertucciati dal vento.

[Marco Muttinelli]

Molte persone apparentemente forti fuori, sono fragili dentro, ne ho esperienza diretta, ma non parlo di me eh. Pero' I grandi artisti, quelli che si giocano la vita a dadi, lo sono di piu'.
Vengono continuamente sbertucciati dal vento.

Caro Stefano,
le persone apparentemente forti fuori (qui a Verona si dice di soggetti del genere: sei grosso tu...) sono veramente fragili non dentro, fragili punto sotto tutti gli aspetti. Persone realmente fragili e che sono consapevoli di ciò sono veramente forti perché disposte a giocarsi completamente ed essere anche disposti a perdere per essere ciò che sono e non ciò che gli altri richiedono. Il vero coraggio è non avere paura di nulla o avere paure e saperle affrontare?