Conn 12B Coprion e 6B Victor Vs. 8B Artist e 38B Connstellation

[Marco Muttinelli]

Descrivere queste quattro trombe e confrontarle tra loro non è esattamente operazione semplicissima. Altrove ho già confrontato la 8B Artist con la 38B Connstellation al cui intervento rimando per comprendere al meglio questo.

Molti sostengono che 38B, 36B, 10B, 8B e 6B siano la stessa tromba e che varino solamente dei dettagli. Nella mia esperienza non è così. Sebbene condividano lo stesso corpo pistoni, le soluzioni adottate nei vari strumenti ne modificano profondamente la risposta tra una e l’altra pur mantenendo  alcuni tratti comuni che distinguono le Conn e le rendono immediatamente riconoscibili.
Possiamo accostare, probabilmente, la 6B e la 10B in quanto geometricamente identiche, ma già il fatto di avere due campane diverse per materiale e profilo le rende (a tutti gli effetti) due strumenti differenti e qui penso che il buon Stefano sia in grado di illustrarci meglio i motivi di tale mia affermazione.
La 38 e la 36 avendo pesi e campane diverse sono a tutti gli effetti trombe differenti e la 8B rimane un caso a se. Non è il momento di  entrare in certi dettagli tecnici per sottolineare che le differenze non sono solo estetiche ma siano in realtà molto più profonde e nascoste, basterà accennare alla diversa conicità del canneggio della 38 con quello della 6/8/10 e (sospetto) pure con quello della 36.

Dicevo nel post di confronto tra la 8 e la 38 che in basso la 8 è un po’ meno ricca di armonici per contrario si fa preferire nella gamma alta essendo più facile e tagliente. Ecco la 6B è una via di mezzo tra le due, estremamente ricca di armonici come la 38, ma a differenza di questa li ha distribuiti in modo più uniforme, meno presenti in basso ma molto più ricchi nella gamma media ed alta, dove la 8 risulta “tagliente” la 6 risulta invece vibrante e man mano che si sale sembra che questa ricchezza di armonici non tenda a diminuire ma al contrario risuoni sempre di più. Allo stesso tempo, pur non arrivando alla facilità della 8 nel registro alto è sicuramente meno difficile della 38. Il peso è praticamente a mezza via tra le due, un etto in meno della 38, un etto in più della 8. Suonandola si comprende perfettamente quel “Vibrant and live sounding” al quale fa riferimento Conn a proposito di questo modello.
 
Veniamo ora alla 12B Coprion, innanzitutto appartiene ad una generazione precedente essendo stata ricavata nel 1938 dalla gloriosa 22B New York Symphony Late Model di metà anni ‘30 (il modello iniziale risale ad almeno 10 anni prima). In particolare la mia è tra le più recenti che presentano una campana più sottile rispetto agli esemplari ante guerra. Come in tutte le cose ci sono persone che preferiscono la versione heavy altre quella light, nel mio caso è stata una scelta precisa dovendo sostituirmi la 8 che è una piuma. La grande differenza è nello sviluppo classico del canneggio anzichè in quello wide wrap tipico delle Conn più recenti, sembra di tenere in mano una Yamaha per capirci, i pistoni poi sono a molla inferiore anziché superiore. Infine il peso è di pochissimo superiore alla 8B rendendola quindi estremamente maneggevole.

Devo confessare che il primo impatto con la 12 è stato il peggiore possibile, non trovavo gli armonici li dove me li aspettavo, continuavo a scroccare note su note e a sbagliare l’impossibile. La sensazione era come guidare una potentissima macchina sportiva d’epoca a trazione posteriore senza il minimo ausilio di elettronica quando invece ero abituato a moderne supercar che quasi stanno in strada da sole. Poi ho capito e mi sono trovato tra le mani una vera iena. Molto simile agli armonici presenti nella 8 (quindi più asciutta rispetto alla 6 ed alla 38) ha un suono alquanto scuro (ma assolutamente non opaco) che, teoricamente, dovrebbe farla preferire quando suona nel registro più basso. Già.... qui sta il punto. In realtà è pazzescamente divertente nel registro alto dove è anche più facile (e non poco) rispetto alla pur semplice 8B. Ma le sorprese non finiscono qui… infatti è la più facile da intonare correttamente delle Conn che ho o che ho avuto ed i volumi che produce sono veramente paragonabili (prima o poi farò qualche prova con un fonometro) alle altre tre.

Da un punto di vista commerciale sicuramente sono più appetibili la 8B e la 38B, ma questo non toglie che il catalogo Conn riservi sorprese inaspettate e che un bel vintage, senza dover spendere le cifre ormai folli alle quali viaggiano queste due trombe, sia alla portata di chiunque voglia approfittare di modelli un po’ meno rinomati ma non per questo meno performanti. A tal proposito segnalo che anche la 22 nelle sue varie versioni è sicuramente uno strumento interessantissimo e potrebbe rappresentare un acquisto definitivo.

Nel mio caso aver lasciato la 8 e la 38 (seppur a malincuore) è stato ampiamente ricompensato da una 6B che è in assoluto quella che preferisco del lotto (a tal punto che la consiglierei come prima scelta assoluta a chiunque voglia una Conn) e da una simpaticissima belva che è quella che mi diverto di più a suonare.

N.B. tutte le trombe che ho o ho avuto sono in condizioni molto buone o eccellenti e con laccatura originale ad eccezione della 8B che in passato (anni ‘80-’90 probabilmente) era stata rilaccata con lacca nitrocellulosa e non sintetica. Strumenti rilaccati con lacche sintetiche (epossidiche, acriliche e poliuretaniche) possono suonare completamente diversi, ad esempio ho provato sia una 8 che una 38 rilaccate di recente e sono rimasto completamente deluso dal suono privo di armonici che emettevano entrambe.