Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Analisi e valutazioni sul mondo che ci circonda
Avatar utente
Marco Muttinelli
Site Admin
Site Admin
Messaggi: 3020
Iscritto il: 12/04/2019, 10:39
Thanks dati: 460
Thanks ricevuti: 389

Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da Marco Muttinelli »

Caro Stefano,
ciò che scrivi è oltremodo preoccupante, perché qui la questione non è più il semplice orticello ma la sopravvivenza stessa della musica. Anche i big dovrebbero seriamente cominciare a preoccuparsi. Che ne sarà di loro tra due anni quando certi generi non interesseranno più a nessuna persona al mondo? I discografici che ora li "incensano" perchè ancora tramite loro vendono qualche disco nel mercato di nicchia? Direi che masticati e sputati renderà esattamente l'idea... Sarebbero proprio loro i primi ad avere un interesse primario a far si che si crei uno "zoccolo duro" e coeso che lotti per certe tematiche e che si faccia carico di tutelare gli interessi di tutto il settore, per la loro stessa sopravvivenza anche quando non abbiano il ben che minimo spirito altruista.
Comunque quel documento al quale hai fatto riferimento può diventare una sorta di "carta di fondazione" per qualche sperimentazione locale, se non si riesce a partire dal principio per arrivare al particolare (come dovrebbe essere normalmente), ribaltiamo la questione: partiamo da un piccolo progetto, vediamo come funziona e poi lo estendiamo agli altri, magari vedendo dei risultati si svegliano per "interesse", sempre meglio che rimangano del tutto inerti. 


the SPECIAL ist
mail: c.g.conn.expert@gmail.com

Trumpet
22B New York Symphony 1940; 12B Coprion Special 1940; 8B Artist 1965; 6B Victor 1968
Buescher The 400 T225 1937

Cornet
Perfected Wonder e Perfected ConnQueror 1907; 82A Victor 1925; 38A Victor Special 1937; 38A Connstellation 1968


Fluegelhorn
Couesnon Monopole ?


Mouthpiece
serie Famous Artist: BI-220, BI-225 e BI-420 (tp)
serie Precision: 4 (tp)
serie Improved Precision: 4 e 5 (tp); 3 e 4 (cn)
serie Connstellation: 5 B-N, 5 B-W, 7 B-N, 9 B-W (tp)
serie E-Z Tone: Elkhart, Abilene, Eastlake (tp); Elk. e Abi. (cn)
Denis Wick: 4FL, 4BFL, 5EFL (fl); 4 Classic (cn)
stefano bartoli
Member
Member
Messaggi: 3582
Iscritto il: 16/07/2016, 21:13
Thanks ricevuti: 517

Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da stefano bartoli »

Marco, non sono in disaccordo con ciò che scrivi, assolutamente. Il fatto è che quando una persona ne ha (come molti altri) attraversate molte e di molto molto brutte ed inizia ad avere una certa età, inizia a diventare pessimista cronico, io poi lo sono per natura. Da bambino mi racconta mia mamma, spesso piangevo disperato, quando me ne chiedeva il motivo, rispondevo "Ho visto i nonni, si diventa vecchi e poi si muore!!"
Bella scoperta mi dirai...ma averne la fissa già da bimbo rappresenta certamente qualche "disturbo" ah ah ah

Ok, seriamente, personalmente, per carattere sono uno che ha sempre da protestare, dovunque e comunque, a volte anche a sproposito, però le cose che ritengo  ingiuste mi hanno sempre fatto incazzare di brutto.Tieni conto che al 5° di tromba fui volato fuori a metà esame perchè non essendomi portato il pianista dissi alla commissione"Non facciamola lunga, siete in 4, ce ne sarà almeno uno che sa strimpellare il piano!!!" E in banca entrarono a fare una rapina, ci urlarono di sdraiarsi a terra, io dissi che col cazzo mi sdario, ho la camicia pulita appena messa e la ebbi vinta. Avranno pensato che a mettersi con un cretino si perde sempre, ti vince con l'esperienza. In ogni caso fui l'unico tra i clienti in coda che rimase in ginocchio anzichè sdraiarsi...Per questo seguito tutt'oggi a fare qualcosa in campo "sindacale" nei miei ritagli di tempo e sono sempre disponibile qualdo mi chiamano in teatro o con la musica, per sostenere anche operai di fabbriche che chiudono, rispetto dei migranti, lotta all'omofobia e tutte queste tristi amenità. Sono sempre sul pezzo e se anche ne fossi a volte stufo, la mia compagna che in queste cose è una macchina da guerra, mi da la sveglia e mi stimola col suo esempio.
Ora è vero che non sono il sessantaduenne che in ciabatte e canottiera gioca a bocce, la musica mi ha mantenuto mentalmente "giovane" e curioso come un bimbo, cosa che penso accada a molti che come noi frequentano giornalmente la bellezza delle arti ma di lotte per i diritti già ne faccio, non riesco ad occuparmi di molto altro.
Per questo, se una cosa mi sembra valga, ci sono ma con il limite dei miei 62 anni...Sono i ragazzi che vanno aiutati perchè non si "limitino" a diventare bravissimi ma anche coscienti e partecipativi di tutto ciò che ci circonda. Anche quando sembra non ci riguardi (vedi una fabbrica che chiude)

Mi fermo perchè non vorrei scivolare nella politica, cosa che affronto spesso anche con gli amici ma al telefono o sul mio blog.

Grazie e spero ci siano altri interventi, magari più interessanti del mio.
stefano bartoli
Member
Member
Messaggi: 3582
Iscritto il: 16/07/2016, 21:13
Thanks ricevuti: 517

Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da stefano bartoli »

Vi invito ad una riflessione forse banale, una delle tante possibili. Guardate le visualizzazione del video AHomless un tizio di Prato che conosco, taglio corto, un fannullone.Ascolate il livello dei discorsi. Poi andate a leggervi i commenti ma soprattutto il numero di visualizzazioni.
Fate lo stesso con un video do Ferrarotti o che so io di Galimberti e confrontate il numero delle visualizzazioni...
Per me,, e l'ho già detto, è in atto un cambiamento antropologico, forse irreversibile.
E' di fronte a queste cose che mi chiedo dove pensiamo di andare...[youtube]t9ZqmiQKKBw[/youtube]
Alak
Member
Member
Messaggi: 419
Iscritto il: 31/05/2018, 13:54
Thanks dati: 70
Thanks ricevuti: 36

Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da Alak »

ciao. non sono riuscito a leggere tutto; anch'io sono molto preoccupato, anche la mia band non lavora dal primo lockdown.
È da tanto che le cose non vanno bene, ma c'era sempre una speranza, quindi si va avanti con entusiasmo lo stesso, sperando e cercando di fare il meglio.
Ma ora situazione è grave davvero anche secondo me.
Io stesso che in genere sono positivo, ora sto ancora cercando il modo per pensare al futuro.
Ci vorrà un bel po' di tempo ora.. due anni almeno anche secondo me..
In ogni caso nessuno in alto ha delle strategie per affrontare questa cosa.. questo fa incazzare più del covid stesso, perché almeno qui in italia la categoria dei musicisti è stata massacrata. Anche un po' presa in giro, perché se io vedo i centri commerciali pieni di gente dopo le 18, e i teatri chiusi, gli eventi proibiti, penso che allora ci sono assembramenti di serie A, di serie B e anche C.. Ci hanno preso a pesci in faccia, più degli altri..
Ora arrivano vaccini, cure ecc., ma il problema è sempre che qualsiasi cosa succeda, chi suona (al di fuori del circuito televisivo, perché lì è un altro discorso), è sempre considerato un niente.
Nel mio comune, il sindaco (prima dell' ultimo dcpm del governo), ha giustificato le chiusure degli eventi musicali dicendo "anche per incoraggiare i giovani ad un divertimento più sano.." Parliamo di una città con un problema di droga, alcool, mafia nigeriana ecc. tra i più alti.. con quartieri popolari dove l'acqua manca dall' 1 alle 2 volte a settimana; dove alle 4 del mattino ti svegli per le urla degli ubriaconi che litigano sotto i circoli (quelli si che rimangono aperti)..
Ricorderò sempre di una volta che sono stato invitato, ad una jam alle 6 del pomeriggio, a lasciare la jam session, perché la tromba era troppo rumorosa.. questa è la considerazione di noi tra i politici.
Questo per dire che siamo in balìa di persona, votate da noi, che non sanno cosa fare e come fare, e neanche se preoccupano..
Quindi, come sempre, toccherà reinventarci il modo di fare musica, e non morire di fame..
Con qualsiasi mezzo, con la tecnologia, o con altro..
Così in un attacco di ottimismo, vorrei pensare che magari tutto questo servirà a darci uno slancio, e a inventare nuove idee, come a volte succede nella storia, chissà, magari è la volta buona del ritorno dell' album, oppure la gente si stuferà di tutto e tornerà a volere la musica dal vivo.. la gente forse inizierà a capire cosa vuol dire staremsenza muscoa.. ci possono essere tanti spiragli, così, esplorando positivamente cosa potrebbe succedere..
Anche per non darla vinta a loro.. questo sarà quello dovremo fare secondo me.
Scusate lo sfogo.
horn:
Adams A4 0.45
Stomvi Elite 250 ML
mouthpiece:
3c
5c megatone
stefano bartoli
Member
Member
Messaggi: 3582
Iscritto il: 16/07/2016, 21:13
Thanks ricevuti: 517

Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da stefano bartoli »

Ciao Alak, avrai forse visto il video che ho pubblicato poche ore fa "Incontri di musica e filosofia" Avrai allora notato il numero di visualizzazioni, il numero dei presenti e soprattutto l'età media del suddetto pubblico.
Su un ragazzo che studia fagotto o legge Kant, ce ne sono diecimila che hanno l'orizzonte fermo all'I Phone (Non me ne voglia la Apple, è solo un esempio facile)
E' quindi ovvio che se la razza umana ha oggi grossi problemi, l'Italia è capofila. La scuola, la cultura, il lavoro, il wellfare, il lavoro nero, le mafie, la corruzione nella vita comune e nella politica e via andando. E' altrettanto ovvio che il nostro Paese in particolare, non ha visione di futuro, come può averla quindi un giovane? Se dopo il diploma o la laurea mi ritrovo al call center o a portar pizze con lo scooter, come posso avere visione di futuro? Come posso avere i mezzi sociali ed economici per inserirmi nella società, nel farmi una famiglia e via andando? Si dice che i giovani, oggi siano pessimi, bevono, pippano cocaina, si menano per strada. Vorrei chiedere a chi sta in Parlamento, se hanno chiaro cosa significhi essere un giovane oggi giorno. Probabilmente non lo hanno abbastanza chiaro.

Figo fare del jazz "Patrimonio nazionale" Franceschini. Peccato che all'annuncio non siano seguiti "fatti" se non seguitare a distribuire spazi e quattrini ai soliti noti o peggio agli amici degli amici, accade la stessa identica cosa nel mondo del teatro peraltro.
Da decenni, non si riesce nemmeno a risolvere le problematiche base del comparto, una delle quali è la "confusione" pratica, fiscale tra professionisti e hobbysti. Lasciando che questa seria questione diventi una guerra "tra poveri" mentre abbiamo un ministero intero che chiamasi della cultura e spettacolo. D'altra parte, chi amministra il Paese, da destra a sinistra, nessuno escluso, non riesce nemmeno a risolvere problematiche di settori ben più basici del Paese (Sanità, scuola, lavoro etc etc) Cosa speriamo quindi, noi che facciamo un "mestiere non mestiere" Noi che siamo visti come quelli che (Al massimo) fanno sognare.
Invece dietro, lo sappiamo, c'è tanto lavoro, tanto sacrificio non retribuito, tanti fallimenti, tante performance sotto pagate, tante umiliazioni e ci sono, altrettanto ovvio, centinaia di migliaia di tecnici della filiera, dalla persona che lava i cessi del teatro, ai fonici, ai service, a chi monta e smonta i palchi etc etc.
La situazione è tragicamente palesata quando in tv si parla di cultura e problemi della cultura. Questa viene "individuata" esclusivamente nelle grandi orchestre, nelle fondazioni, nei grandi teatri e nei musicisti, attori "noti" etc.
Ma chi c'era, dietro ad un Miles, ad un Coltrane, c'era tanta gente, c'erano altri musicisti, talvolta considerati minori. Ma se fai una casa, l'architetto è forse più importante del muratore o dell'idraulico? Non credo.
Insomma, i musicisti, per la politica e per l'italiano medio, sono: Muti, Bocelli, Pausini, Fresu, Bosso, Allevi e Al Bano, per limitarsi ai primi nomi che mi vengono al volo, così come per l'italiano medio( e per la politica) in Italia, la tromba la suonano solamente Fresu e Rava, il pianoforte invece, morto Bosso, lo suona solo Allevi ,stop.
Stessa roba nel teatro ed in parte nel cinema.
Potrei seguitare con problematiche del comparto e anche alcuni di voi potrebbero certamente scriverne e raccontarne ma ho già scritto anche troppo e mi fermo quì, mi pare abbastanza. .
Potremmo se Michele è d'accordo, fare un gruppo che quando ne ha voglia, si ritrova in "video riunione" Io ad esempio uso Zoom nelle riunioni del mio comparto.
Che ne dite? Potremmo intanto scambiare due chiacchiere ed esperienze personali almeno vedendoci in faccia e magari riportare sintesi scritte delle riunioni/incontro ed è quì che Michele dovrebbe approvare o disapprovare. Non quanto serva ma almeno ci si conosce,si chiacchiera tra persone del comparto e forse è importante perchè ci sono anche musicisti "isolati" che raramente si confrontano con colleghi e realtà diverse.
Avatar utente
Marco Muttinelli
Site Admin
Site Admin
Messaggi: 3020
Iscritto il: 12/04/2019, 10:39
Thanks dati: 460
Thanks ricevuti: 389

Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da Marco Muttinelli »

Alak ha scritto:Questo per dire che siamo in balìa di persona, votate da noi, che non sanno cosa fare e come fare, e neanche se preoccupano..
Quindi, come sempre, toccherà reinventarci il modo di fare musica, e non morire di fame..
Con qualsiasi mezzo, con la tecnologia, o con altro..
Così in un attacco di ottimismo, vorrei pensare che magari tutto questo servirà a darci uno slancio, e a inventare nuove idee, come a volte succede nella storia, chissà, magari è la volta buona del ritorno dell' album, oppure la gente si stuferà di tutto e tornerà a volere la musica dal vivo.. la gente forse inizierà a capire cosa vuol dire staremsenza muscoa.. ci possono essere tanti spiragli, così, esplorando positivamente cosa potrebbe succedere..
Anche per non darla vinta a loro.. questo sarà quello dovremo fare secondo me.
stefano bartoli ha scritto:E' altrettanto ovvio che il nostro Paese in particolare, non ha visione di futuro, come può averla quindi un giovane? Se dopo il diploma o la laurea mi ritrovo al call center o a portar pizze con lo scooter, come posso avere visione di futuro? Come posso avere i mezzi sociali ed economici per inserirmi nella società, nel farmi una famiglia e via andando? Si dice che i giovani, oggi siano pessimi, bevono, pippano cocaina, si menano per strada. Vorrei chiedere a chi sta in Parlamento, se hanno chiaro cosa significhi essere un giovane oggi giorno. Probabilmente non lo hanno abbastanza chiaro.
Condivido, è proprio laddove chi dovrebbe amministrare e non lo fa o non lo fa bene che ciascuno di noi deve rimboccarsi le maniche e reinventare o proporre nuovi modelli da seguire. Dicevo in chiusura del primo intervento che lo dobbiamo ai giovani (ed anche a noi stessi). Fornir loro uno "spiraglio", un barlume di speranza ed un qualcosa per cui valga la pena non seguire certe strade che portano all'annichilimento della persona a favore di seguirne altre che portano ad una crescita personale e quindi anche collettiva.

stefano bartoli ha scritto:Potremmo se Michele è d'accordo, fare un gruppo che quando ne ha voglia, si ritrova in "video riunione" Io ad esempio uso Zoom nelle riunioni del mio comparto.
Che ne dite? Potremmo intanto scambiare due chiacchiere ed esperienze personali almeno vedendoci in faccia e magari riportare sintesi scritte delle riunioni/incontro ed è quì che Michele dovrebbe approvare o disapprovare. Non quanto serva ma almeno ci si conosce,si chiacchiera tra persone del comparto e forse è importante perchè ci sono anche musicisti "isolati" che raramente si confrontano con colleghi e realtà diverse.
Assolutamente favorevole e do già la mia disponibilità. Poi se questo possa servire o meno, almeno ci avremmo provato. Se non si prova di sicuro non si approda a nulla. Anche l'albero più grande e robusto è nato da un piccolo semino piantato nella terra, ecco secondo me dovremmo proprio pensare in questa direzione, un piccolo semino che può germogliare e crescere. Magari l'inverno sarà eccessivamente rigido ed il seme morirà, allora se ne pianterà un altro in altro tempo, ma magari invece sarà penetrato abbastanza in profondità nella terra ed a primavera comincerà a crescere...
the SPECIAL ist
mail: c.g.conn.expert@gmail.com

Trumpet
22B New York Symphony 1940; 12B Coprion Special 1940; 8B Artist 1965; 6B Victor 1968
Buescher The 400 T225 1937

Cornet
Perfected Wonder e Perfected ConnQueror 1907; 82A Victor 1925; 38A Victor Special 1937; 38A Connstellation 1968


Fluegelhorn
Couesnon Monopole ?


Mouthpiece
serie Famous Artist: BI-220, BI-225 e BI-420 (tp)
serie Precision: 4 (tp)
serie Improved Precision: 4 e 5 (tp); 3 e 4 (cn)
serie Connstellation: 5 B-N, 5 B-W, 7 B-N, 9 B-W (tp)
serie E-Z Tone: Elkhart, Abilene, Eastlake (tp); Elk. e Abi. (cn)
Denis Wick: 4FL, 4BFL, 5EFL (fl); 4 Classic (cn)
Avatar utente
Matteo Giannini
Site Admin
Site Admin
Messaggi: 780
Iscritto il: 18/01/2020, 17:47
Thanks dati: 305
Thanks ricevuti: 117

Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da Matteo Giannini »

Come sapete sono d'accordo con voi nel confrontarsi. Chissà che non esca fuori qualcosa mettendo insieme competenze differenziate. Uno dei limiti, credo, sia sempre il corporativismo, Il chiudersi in categorie professionali autoreferenziali. Io aborro le riunioni di soli architetti.
(Capo Oro) vecchio suonatore in erba.
Strumenti:
BrassOn '18
Conn: 12B Coprion '53;12A Coprion '53; 22B Victor '57; 6b late '65
Eastar etr330 Pocket
Mp:Gewa 3c e Shilke16b4 pranizzati da Stefano
Conn 7B-N; Conn4 imp.precision; Shires 1.5c
Posseduti: ytr1320s; ytr4335g; YTR 634 '75; 18B Coprion '55; 18A Coprion '56; Mahllion Bruxelles 671 '45
stefano bartoli
Member
Member
Messaggi: 3582
Iscritto il: 16/07/2016, 21:13
Thanks ricevuti: 517

Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da stefano bartoli »

Vediamo se oltre a noi due Marco, si aggiungono persone per la "video riunione" che poi è una parola impegnativa e fuori luogo "riunione" ma insomma potrebbere essere intanto una conoscenza ed una chiacchierata, poi magari, se possibile si inzia a "scavare" la questione con quesiti ed eventuali idee soluzioni.
Io ci sono  e aggiungo che con Zoom il limite è 40 minuti, se si ha Gmail e dunque un account google si possono organizzare videoconferenze senza limite di tempo fino a 100 persone. Si può aprire la riunione direttamente dal calendario di google: si segna l'evento e ti dice direttamente "aggiungi conferenza con google meet" e si da il link agli altri partecipanti. 
Avatar utente
Marco Muttinelli
Site Admin
Site Admin
Messaggi: 3020
Iscritto il: 12/04/2019, 10:39
Thanks dati: 460
Thanks ricevuti: 389

Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da Marco Muttinelli »

Capo_oro ha scritto:Come sapete sono d'accordo con voi nel confrontarsi. Chissà che non esca fuori qualcosa mettendo insieme competenze differenziate. Uno dei limiti, credo, sia sempre il corporativismo, Il chiudersi in categorie professionali autoreferenziali. Io aborro le riunioni di soli architetti.
Caro Matteo, papà mio era Inge e mi "sfotteva" sempre dicendomi: "Marco, gli architetti i va copè (ammazzati) tutti fintanto che i è picinini, perché se no i cresse, te te afessioni e no te i copi più!" :lol:, comunque come giustamente osservi l'approccio interdisciplinare è una chiave essenziale per sviscerare  le varie questioni.
stefano bartoli ha scritto:Vediamo se oltre a noi due Marco, si aggiungono persone per la "video riunione" che poi è una parola impegnativa e fuori luogo "riunione" ma insomma potrebbere essere intanto una conoscenza ed una chiacchierata, poi magari, se possibile si inzia a "scavare" la questione con quesiti ed eventuali idee soluzioni.

Matteo, da quello che ha scritto penso sarà proprio dei nostri :) 

stefano bartoli ha scritto:Io ci sono  e aggiungo che con Zoom il limite è 40 minuti, se si ha Gmail e dunque un account google si possono organizzare videoconferenze senza limite di tempo fino a 100 persone. Si può aprire la riunione direttamente dal calendario di google: si segna l'evento e ti dice direttamente "aggiungi conferenza con google meet" e si da il link agli altri partecipanti.
Stefano ma tu non eri quello poco ferrato di tecnologie? eheheheheh per me van bene sia zoom che google. Sentiamo cosa ci dice Michele come da tuo messaggio precedente e poi organizziamo. 
the SPECIAL ist
mail: c.g.conn.expert@gmail.com

Trumpet
22B New York Symphony 1940; 12B Coprion Special 1940; 8B Artist 1965; 6B Victor 1968
Buescher The 400 T225 1937

Cornet
Perfected Wonder e Perfected ConnQueror 1907; 82A Victor 1925; 38A Victor Special 1937; 38A Connstellation 1968


Fluegelhorn
Couesnon Monopole ?


Mouthpiece
serie Famous Artist: BI-220, BI-225 e BI-420 (tp)
serie Precision: 4 (tp)
serie Improved Precision: 4 e 5 (tp); 3 e 4 (cn)
serie Connstellation: 5 B-N, 5 B-W, 7 B-N, 9 B-W (tp)
serie E-Z Tone: Elkhart, Abilene, Eastlake (tp); Elk. e Abi. (cn)
Denis Wick: 4FL, 4BFL, 5EFL (fl); 4 Classic (cn)
stefano bartoli
Member
Member
Messaggi: 3582
Iscritto il: 16/07/2016, 21:13
Thanks ricevuti: 517

Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da stefano bartoli »

Ma 'nfatti. Queste info "tennologiche" me le passa la Salis.
Avatar utente
Marco Muttinelli
Site Admin
Site Admin
Messaggi: 3020
Iscritto il: 12/04/2019, 10:39
Thanks dati: 460
Thanks ricevuti: 389

Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da Marco Muttinelli »

stefano bartoli ha scritto:Ma 'nfatti. Queste info "tennologiche" me le passa la Salis.
Ocio che qui in Veneto potrebbe essere presa per una nota enoteca del trevigiano :D :D :D
the SPECIAL ist
mail: c.g.conn.expert@gmail.com

Trumpet
22B New York Symphony 1940; 12B Coprion Special 1940; 8B Artist 1965; 6B Victor 1968
Buescher The 400 T225 1937

Cornet
Perfected Wonder e Perfected ConnQueror 1907; 82A Victor 1925; 38A Victor Special 1937; 38A Connstellation 1968


Fluegelhorn
Couesnon Monopole ?


Mouthpiece
serie Famous Artist: BI-220, BI-225 e BI-420 (tp)
serie Precision: 4 (tp)
serie Improved Precision: 4 e 5 (tp); 3 e 4 (cn)
serie Connstellation: 5 B-N, 5 B-W, 7 B-N, 9 B-W (tp)
serie E-Z Tone: Elkhart, Abilene, Eastlake (tp); Elk. e Abi. (cn)
Denis Wick: 4FL, 4BFL, 5EFL (fl); 4 Classic (cn)
Avatar utente
toro
Member
Member
Messaggi: 516
Iscritto il: 18/09/2018, 17:13
Thanks dati: 13
Thanks ricevuti: 88

Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da toro »

Le arti ,la musica la cultura in Italia producono i fatturati di tutti i  centri commerciali con annessi e connessi ?no.......quindi se devi fare una scelta in tempi di coronavirus questa cade dove circola la moneta.
I video di arte musica e cultura  su YouTube hanno più visualizzazioni dei video spazzatura?no ....quindi c’è più interesse economico a trasmettere stronzate e guadagnare anche se sono cose inguardabili dettate da demenza conclamata.
Potrei citare tantissimi altri esempi(ho solo ripreso alcuni dei problemi che citavate voi) dove l’arte ,la musica e la cultura è perdente per una questione di ritorno economico,e se non vogliamo capire che ormai ogni azione umana e’ in funzione a quanto vil denaro questa ci fa accaparrare,siamo fuori dal gioco.
So di scrivere qualcosa di disgustoso agli occhi di molti della nostra generazione,ma se ai più  delle nuove generazioni questa è diventata prassi comune ,dovremmo chiederci se noi abbiamo fatto il nostro dovere di insegnanti.
Tenete botta giovanotti,che dopo questa zona rossa,arriverà l’arancio ,la gialla e infine la bianca,i problemi alle arti ,la cultura e la musica rimarranno,però almeno ci beviamo una bottiglia in compagnia.
Bye
Avatar utente
Marco Muttinelli
Site Admin
Site Admin
Messaggi: 3020
Iscritto il: 12/04/2019, 10:39
Thanks dati: 460
Thanks ricevuti: 389

Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da Marco Muttinelli »

Vittorio,
è proprio il centro della questione. Quel "fati non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza". In un mondo che pensa solo al dio denaro, alla perdita di tempo dietro a sciocchezze sterili e falsi miti di successo, le parole del Sommo sono di incredibile attualità e suonano come monito per noi meno giovani a far sì che anche quei pochi giovani che abbiano le qualità e la voglia possano perseguire la conoscenza secondo qualunque percorso scelgano. In un certo qual modo dovremmo essere custodi per loro di valori, di umanità, di passioni per far sì che anche loro le possano cogliere. Se lasciamo che il mondo attuale le sottragga a noi non potremo mai trasmetterle :) sia essa la musica, sia essa qualunque arte tradizionale, la nostra cucina, la nostra terra, un buon vino, la nostra fantasia, la nostra solidarietà e sensibilità. Insomma trasmettere loro ciò per cui abbiamo avuto cuore e non portafogli. Comprendere che non siamo soli e che questo è un valore inestimabile, comprendere che abbiamo precise responsabilità non solo nei nostri confronti, ma soprattutto di tutti gli altri (passati, presenti e futuri) contribuirebbe, secondo me, ad un vero progresso umano e sociale. Purtroppo come hai giustamente evidenziato ai giorni nostri tendenzialmente il dio denaro è considerato più importante del sorriso di un bambino ed il "successo" si misura esclusivamente con l'ammontare del conto in banca, ma nessuna banconota farà mai sorridere di meraviglia un bambino una musica, una poesia o un gesto, per quanto semplice purché spontaneo, invece si :)
the SPECIAL ist
mail: c.g.conn.expert@gmail.com

Trumpet
22B New York Symphony 1940; 12B Coprion Special 1940; 8B Artist 1965; 6B Victor 1968
Buescher The 400 T225 1937

Cornet
Perfected Wonder e Perfected ConnQueror 1907; 82A Victor 1925; 38A Victor Special 1937; 38A Connstellation 1968


Fluegelhorn
Couesnon Monopole ?


Mouthpiece
serie Famous Artist: BI-220, BI-225 e BI-420 (tp)
serie Precision: 4 (tp)
serie Improved Precision: 4 e 5 (tp); 3 e 4 (cn)
serie Connstellation: 5 B-N, 5 B-W, 7 B-N, 9 B-W (tp)
serie E-Z Tone: Elkhart, Abilene, Eastlake (tp); Elk. e Abi. (cn)
Denis Wick: 4FL, 4BFL, 5EFL (fl); 4 Classic (cn)
Igor
Member
Member
Messaggi: 97
Iscritto il: 06/08/2020, 19:59
Thanks dati: 2
Thanks ricevuti: 17

Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da Igor »

Tutto questo thread è bello, interessante e pieno di buoni propositi, però... però.... ci sono cose che bisognerebbe sfatare e riportare sul piano oggettivo.
Premessa: sono il primo sostenitore della cultura... sono fermamente convinto che un paese senza cultura, è un paese destinato alla rovina ed alla miseria (meritatamente).
Però sono anche un granitico sostenitore della meritocrazia.... e mi dispiace dirlo, il nostro paese non è meritocratico, anche quando si parla di arte.
I discorsi che ho letto in questo thread sono molto "generici", si parla del diritto di poter fare arte, della difficoltà di difendere i diritti della categoria dei mucisti...
Ma non ho visto nessuno affrontare il problema della professionalità.

Provo a spiegarmi meglio: nel mondo del lavoro, dovrebbe vigere (e spesso accade) il principio che chi vale, viene giustamente retribuito per i suoi servigi.
Ora, l'arte è qualche cosa che trascende il mero "sbarcare il lunario". Rappresenta il prodotto del sentire di ognuno di noi.
Come tale, non ha un prezzo perché ha un valore soggettivo diverso a seconda di chi la produce e ne fruisce.
E' giusto quindi che l'artista, per seguire il suo estro creativo, non scenda a compromessi.
Ma... nel momento in cui l'artista stesso decide di voler ricavare denaro da questa sua attività per poter aver di che vivere, è chiaro che 
debba mettersi su un piano diverso, ossia su un piano di mercato.

Ecco quindi che scatta, secondo me una grande distinzione, tra chi è un artista (inteso come cultore di un un'arte, sia essa la musica, la scultura, fate voi), ed il professionista, ossia chi mette le sue capacità artistiche al servizio del mercato, in cambio di un congruo ritorno economico.

E' chiaro che le due figure siano prettamente diverse, una è libera di creare, di fare e disfare come crede, l'altra deve essere in grado di intercettare i gusti del mercato, e richiede competenze che vanno ben oltre le capacità tecnico-artistiche, perché nessuno da nulla per nulla.

E' anche una questione di parità sociale, se ci riflettete: nel momento in cui l'arte diventa motivo di sostentamento, essa deve avere le stesse regole che comandano qualsiasi settore lavorativo. Perché un "artista" dovrebbe poter fare quello che vuole, quando vuole, ed essere retribuito per questo, mentre un muratore deve per forza tirare un muro dritto? (ovviamente sto esasperando il discorso per rendere evidente il mio punto).

La mia è solo una riflessione, scaturita dal fatto che troppo spesso vedo, nella musica, come in altri mille settori, gente che si lagna arrogandosi diritti che invece bisognerebbe sapersi guadagnare.

Detto questo, faccio anche un distinguo relativo alla situazione attuale: è chiaro e sotto gli occhi di tutti che i "professionisti della musica", non hanno ricevuto le stesse tutele delle altre categorie professionali... ma questo, è un'altro discorso che andrebbe affrontato separatamente ;-)

I.
stefano bartoli
Member
Member
Messaggi: 3582
Iscritto il: 16/07/2016, 21:13
Thanks ricevuti: 517

Re: Arti, Musica e cultura. Uno sguardo allo stato attuale e scenari futuri: non nascondiamoci dietro ad un dito.

Messaggio da stefano bartoli »

Personalmente tendo a tirar fuori le arti e la cultura dal "giogo" di quanto rende, quanto vale e quindi quanto ti pago. Se un privato mi chiama a suonare, posso pensare pretenda o quantomeno speri un certo "ritorno" economico. Ma io parlo di Stato. Lo Stato, per come ho imparato io, ha dei doveri di sviluppo, promozione e sostentamento verso "comparti" che riguardano la crescita dei cittadini ed il loro benessere inteso nella sua accezione più nobile.
Per questo comparti come scuola, cultura, arti, sanità, trasporti e beni primari non dovrebbero sottostare a leggi di mercato o dover rispondere alla prima nota "Entrate/uscite"  Questo non vuol dire che io sottovaluti i bilanci delle associazioni.
Come nelle associazioni culturali, non deve esserci profitto e se c'è va reinvestito nella struttura o nelle attività. Era così anche nelle vecchie Case del Popolo. Se invece, in questi servizi si dovesse anche andare in "perdita economica" va comunque trovato il modo di sostenerle.

Sulla questione meritocratica, chi vale o no, chi viene finanziato o meno...beh ho già scritto qualcosa qui, molto su Facebook (in 10 anni di miei post) e molto sul mio blog personale. In diversi post ho anche sparato rivelando a chi esattamente mi riferissi, con nome e cognome. Ed è un argomento in Italia, molto triste, molto clientelare e quindi perdente in partenza ma mi fermo quì, lasciando la palla ad altri interventi interessanti, come fino ad ora ne sto leggendo.
Rava disse in una intervista che chi ha talento, lo spazio lo trova ed il valore gli viene riconosciuto, non sono per nulla d'accordo. Sarebbe bello ma è così solo in pochi casi.

Grazie a tutti per la partecipazione che non fa altro che aiutarci a riflettere, me incluso.
Rispondi